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Salerno-Reggio Calabria,a quando la fine dei lavori?

Salerno-Reggio Calabria,a quando la fine dei lavori?

Calabria
NEL RAPPORTO iscritti-addetti, la Filca Calabria si conferma al primo posto, in ambito nazionale, per quanto riguarda il proselitismo alla federazione, con una crescita del 18% maturato negli ultimi 8 anni. Il dato è emerso in occasione del Consiglio Generale degli edili calabresi a Vibo Valentia, che ha affrontato tematiche importanti legate sia alla crisi economica e sociale del Paese, sia agli effetti drastici che apporterebbe un’eventuale approvazione del recente sistema pensionistico varato dal governo Berlusconi. Sullo sfondo, però, la questione dei tempi e delle modalità di intervento per la realizzazione della terza corsia dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria . Critica la posizione della Filca calabrese, che rileva ritardi e false promesse circa l’importante opera infrastrutturale, con gravi ricadute su un’economia regionale già pesantemente provata. False promesse a partire dai tempi dichiarati per il completamento dei lavori, 2007-2008, fino alle cifre riguardanti il numero di lavoratori impegnati. La prova è il tratto che va da Vibo Valentia fino a Gioia Tauro , dove sono impegnate quattro imprese – la Toto Costruzioni, la Condotte d’Acqua (con due lotti, nel vibonese e nel reggino) e la Baldassini-Togniozzi – che impiegano, fra lavoro diretto e indiretto, soltanto 270 lavoratori. “Uno slittamento dei tempi dovuto in gran parte ad espropri non effettuati, soprattutto nella parte meridionale della regione – nota il segretario generale della Filca Calabria, Sebastiano Romeo – a cui si aggiungono le variazioni sul tracciato e, quindi, sul progetto. In più, c’è l’ulteriore difficoltà legata al fatto che si lavora su corsie ridotte, con una circolazione a singhiozzo. In questo contesto – sottolinea Romeo -, con i migliori auspici il tratto da Vibo a Gioia Tauro vedrà il completamento per il 2009-2010, cosa ben diversa dalle date ottimistiche che sono state indicate”. In aggiunta a questo primo tratto autostradale c’è il maxi lotto che va da Gioia Tauro a Scilla, da realizzare con la finanza di progetto ed aggiudicato in condominio a Impregilo e Condotte d’Acqua. Il punto è che qui manca la progettazione definitiva e i tempi di consegna a questa collegati sono già slittati da marzo 2004 a settembre-ottobre prossimi. Il che si traduce in uno slittamento ulteriore, per quanto concerne l’inizio effettivo dei lavori, alla primavera del 2005. “Per questo lotto noi nutriamo seri dubbi sul versante della copertura delle spese – precisa il responsabile degli edili Cisl calabresi -. I due terzi della spesa infatti, circa 300 milioni di euro, non avrebbero al momento copertura. Per non parlare del lotto finale, da Scilla a Villa s.Giovanni , dove non c’è nè il progetto definitivo, nè la copertura finanziaria”. Intanto, si affacciano drammaticamente anche le possibili ripercussioni che questa situazione di difficoltà potrebbe causare all’intera economia regionale. “Ci preoccupa molto che fino al 2012-2013 – sottolinea ancora Romeo – ci saranno serie difficoltà per la circolazione sul tratto di autostrada calabrese, a causa dei lavori e dei conseguenti restringimenti di carreggiata, con danni consistenti all’economia del turismo, con risvolti immaginabili sull’occupazione. Già da qualche tempo partono da Genova e Salerno delle navi che consentono di by-passare questo tratto stradale. E ben che vada, arriveremo al 2012 prima di vedere ultimati i lavori. Su questo punto, inoltre, non si capisce perchè Anas e imprese non vogliano realizzare un lavoro distribuito su tre turni, che accelerebbe di parecchio l’opera”. Nel frattempo, risulta anche molto distante il numero complessivo di operai – a regime 1.500 – che avrebbe dovuto trovare lavoro nei cantieri della Salerno-Raggio Calabria e, fatto grave, la regione assiste ad una contrazione complessiva sia dell’attività delle costruzioni, sia dei lavoratori iscritti alle Casse Edili (-650). “Basti pensare – conclude il sindacalista Filca – che a Reggio non c’è più un cantiere aperto”.

Francesco Tobia

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