“Illegittimi, antisindacali e contro le più elementari regole democratiche legate al confronto tra azienda e sindacati”. È durissima la reazione di Filca-Cisl e Fillea-Cgil ai provvedimenti adottati dalla Sacci Spa di Tavernola (Bergamo), i cui vertici hanno deciso il licenziamento di un delegato sindacale della Filca, Piergiorgio Balducchi, e la sospensione per tre giorni per altri tre delegati di Filca e Fillea. “La vicenda – spiega Danilo Mazzola, segretario generale della Filca di Bergamo – è iniziata nello scorso settembre, quando a seguito della decisione unilaterale dell’azienda di ricorrere all’utilizzo di combustibili alternativi, le Rsu hanno esternato le proprie perplessità, affiggendo un volantino in bacheca nel quale si denunciava, come fatto in passato, la carenza di manutenzione preventiva, la presenza di impianti mal funzionanti con conseguenti problemi per i lavoratori e per l’ambiente limitrofo, e si invitava l’azienda ad impegnarsi sul miglioramento dell’ambiente lavorativo per la salute non solo di chi lavora ma anche di chi vive sul territorio”. Nella vicenda, inoltre, sono state coinvolte anche l’amministrazione comunale di Tavernola e la Provincia di Bergamo. L’azienda ha risposto annunciando il 23 dicembre scorso il licenziamento di Balducchi, esecutivo dal 2 gennaio, e la sospensione per gli altri tre delegati. Nel frattempo i sindacati hanno chiesto una convocazione urgente del coordinamento Rsu della Sacci e hanno proclamato uno sciopero di 24 ore (le prime 8 si svolgeranno lunedì 12 con un presidio sui cancelli dello stabilimento di Tavernola, dalle ore 5 del mattino alle ore 15).
La vicenda, come prevedibile, ha avuto eco nazionale. Il segretario generale della Filca, Domenico Pesenti, giudica il licenziamento grave e sbagliato: “Non si può licenziare un delegato che fa il proprio dovere svolgendo attività sindacale, lo trovo di una gravità inaudita. E poi vorrei sottolineare che, come dimostra questa vicenda, il sindacato non ha a cuore solo le sorti dell’azienda e di chi ci lavora, ma anche del territorio circostante, della comunità. Un bell’insegnamento per tutti”. Per Riccardo Gentile, segretario nazionale della Filca, “l’azienda deve immediatamente ritirare il licenziamento del delegato ed il provvedimento disciplinare nei confronti degli altri tre. Il confronto tra azienda e sindacati, anche se aspro e difficile, non può risolversi con decisioni che calpestano quanto stabilito dalla Costituzione italiana e dallo Statuto dei lavoratori. Ci siamo già attivati per mettere in atto ogni possibile iniziativa, sia legale che sindacale”, ha concluso Gentile.