ROVIGO, LABORATORIO SU RESPONSABILITA’ SOCIALE D’IMPRESA E CODICE ETICO

ROVIGO, LABORATORIO SU RESPONSABILITA’ SOCIALE D’IMPRESA E CODICE ETICO

Nel mentre impazza il far gli affari propri per i quali ogni cosa è lecita il sindacato delle costruzioni della Cisl, la Filca, ragiona di responsabilità sociale, di codice etico e di come il sindacato può fare la sua parte anche utilizzando i suoi strumenti più tradizionali come quelli della contrattazione. E’ stato questo l’impegno di 40 dirigenti della Cisl di tre regioni, Veneto, Lombardia e Toscana, che hanno partecipato ad un primo laboratorio, ospitato a Rovigo, di due giorni (31 gennaio e 1 febbraio) durante il quale sono interventi esperti in materia come Caterina Carroli di Seneca srl e Marco Caputo di REValue- Percorsi responsabili , il segretario confederale Maurizio Petriccioli ed il segretario generale della Filca Cisl Domenico Pesenti.
“Anche noi stessi vogliamo operare sulle regole della responsabilità sociale – ha detto Pesenti  nelle sue conclusioni ai lavori- a partire dalla presentazione del Bilancio Sociale della nostra organizzazione che faremo il prossimo 22 febbraio. Vogliamo anche incominciare a lavorare su un testo di codice etico che stabilisca le buone regole di comportamento per chi fa il sindacalista”. Il sindacato degli edili Cisl, alle prese con un settore, quello delle costruzioni, dove spesso le opere pubbliche realizzate non sono esempi di qualità e di rispetto delle risorse pubbliche investite, insiste nel sostenere la via della responsabilità sociale delle imprese anzi, sottolinea Pesenti “del sistema impresa, che comprende l’impresa madre e quelle che operano negli appalti. Per questo insistiamo sulla istituzione obbligatoria di una vera e propria patente per chi vuole aprire un’impresa edile, così come siamo orgogliosi di aver ottenuto la Durc”. La responsabilità sociale delle imprese, che deve valere nel comportamento loro interno (produzione e lavoratori) come esterno (ambiente, comunità locali, ecc.), è tale solo se prevede la partecipazione e la corresponsabilizzazione dei lavoratori e in questo senso va spinta la contrattazione aziendale e territoriale.
E’ comprensibile quindi che il segretario della Filca Cisl risponda con “E’ una stupidaggine” quando gli si chiede cosa pensa della ipotesi, avanzata dal governo, di modificare l’articolo 41 della Costituzione che precisa come l’attività economica pubblica e privata debbano essere indirizzate a fini sociali. “L’Italia è diventata una grande potenza economica, ha conosciuto l’impetuoso sviluppo degli anni ‘60 ed è ancora un grande paese industriale, con questa Costituzione. Anzi, è cresciuta grazie a questa Costituzione e delle regole perché senza di queste anche l’economia va al disastro. La crisi internazionale non ha proprio insegnato niente?”. Ma in edilizia, anche nelle opere pubbliche, spesso la fanno da padrone le cricche e la criminalità organizzata ed è per questo che “servono regole e serve farle rispettare per dare spazio agli imprenditori onesti, a chi lavora bene, seriamente, a chi rispetta il lavoro e la collettività. Chi, nell’appalto pubblico, sceglie l’impresa che deve costruire una scuola, un ponte, una strada, deve tener conto di questo”. La manifestazione degli Stati Generali delle costruzioni a Roma dello scorso dicembre ha generato qualcosa di concreto finora? “Decisioni, risposte, scelte sulle nostre proposte finora non se sono viste. Sono stati (riferendosi a governo e parlamento) impegnati in altre cose…”
(dal sito www.cislveneto.it)

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