La Filca Cisl di Roma lancia un grido d’allarme per la grave crisi occupazionale del settore delle costruzioni in città. La società Metro C ha avviato la procedura di licenziamento collettivo di 186 lavoratori, 123 operai e 63 impiegati, a seguito della sospensione dello scavo meccanizzato delle gallerie una volta arrivato alla stazione di San Giovanni. Dopo aver raggiunto un verbale di mancato accordo e il rifiuto dellastessa società ad attivare una cassa integrazione straordinaria in sostituzione dei licenziamenti, le parti sono in attesa di essere convocate presso la Regione Lazio. La società consortile Metro B1 ha inoltre ufficialmente avviato le procedure di licenziamento collettivo di 21 impiegati e 65 operai, a seguito della conclusione dello scavo delle gallerie della tratta Piazza Bologna-Conca d’Oro.
Oltre ai circa 300 dipendenti diretti impegnati nei cantieri ed ora considerati in esubero, sono a rischio occupazione altri 700 dipendenti di imprese affidatarie e subappaltatrici, infatti, dal ridimensionamento dei cantieri, potrebbero derivare problemi tecnici, economici e di progettazione che li vedrebbero inevitabilmente coinvolti. Durante l’incontro avvenuto tra Filca, Fillea e Feneal con l’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Aurigemma, i sindacati hanno chiesto all’assessore di arrivare ad un accordo che impegni le imprese che realizzeranno i futuri lavori delle linee metropolitane di Roma a rioccupare i lavoratori posti in cassa integrazione.
“La crisi a Roma nel settore delle costruzioni è gravissima – afferma il segretario generale della Filca di Roma, Andrea Cuccello – le imprese con più di 50 dipendenti, a seguito della carenza delle gare pubbliche e per il ritardo di pagamento da parte degli Enti pubblici, stanno aprendo procedure di licenziamento collettivo e di ammortizzatori sociali che coinvolgono non meno di un migliaio di dipendenti e molte di queste aziende sono impegnate nei cantieri delle due metropolitane. Considerando che entro il prossimo autunno, in coincidenza della conclusione dei lavori delle stazioni, il numero dei licenziamenti crescerà in modo esponenziale, si devono trovare gli strumenti utili a ridurre l’impatto sociale che questa crisi sta caricando esclusivamente sulle spalle dei lavoratori. Roma Capitale, attraverso la società Roma Metropolitane Srl ha indetto ed espletato la gara per il prolungamento della Metro B nella tratta Rebibbia-Casal Monastero di cui ad oggi non si conoscono gli esiti.
Attendiamo ormai da mesi la sua assegnazione per l’inizio dei lavori. All’avvio di tali lavori chiediamo di ricollocare gran parte dei licenziati delle due metropolitane in costruzione. I lavori per la rete metropolitana di Roma rappresentano l’unica vera certezza di continuità lavorativa”. La Filca di Roma chiede inoltre l’immediato avvio dei lavori della linea D, fermi a causa di un contenzioso legale e contrattuale che dura da circa un anno.