Di seguito un comunicato congiunto di Cgil, Cisl e Uil Lazio e di Feneal-Uil Lazio, Filca-Cisl Lazio e Fillea-Cgil Roma e Lazio.
Il non inserimento nel Def dell’autostrada Roma-Latina tra le opere strategiche e’ un vero campanello d’allarme, infatti, il rinvio sine die della Roma Latina è un colpo alle speranze dei cittadini di poter avere una opera strategica sotto il profilo della viabilità. Il Governo ha staccato la spina ad ogni possibilità per le imprese ed i cittadini di avere un collegamento rapido e sicuro con il resto dell’Italia e dell’Europa, ha condannato la provincia di Latina all’isolamento ed ha sconfessato le decisioni assunte dal consiglio regionale del Lazio e dal presidente Zingaretti che solo a dicembre 2014 avevano inserito questa infrastruttura strategica nel documento economico e finanziario del Lazio 2015- 2017. Rinviare a data da destinarsi la realizzazione di un’opera attesa da oltre trent’anni significa uccidere ogni speranza per oltre 600 mila abitanti di avere un collegamento sicuro con Roma e con l’autostrada del Sole, per migliaia di imprese di vedere concretizzarsi ogni possibilità di sviluppo. Non realizzare un’opera, ora fondamentale per il Giubileo alle porte e per le prossime Olimpiadi, arrivata dopo decine di rinvii ad un passo dall’apertura dei cantieri, si tradurrà in ulteriori costi per la collettività. Si ripercuoterà negativamente sulle tantissime imprese già strozzate dalla crisi. Abbandonare quest’opera dopo tutti i soldi stanziati dal Cipe è una follia. Lo chiedono i migliaia di pendolari che ogni giorno sono costretti a viaggiare in condizioni di disagio e doveva cancellare le code quotidiane sulla Pontina e tutti gli operai che avrebbero avuto la possibilità di trovare lavoro in un territorio colpito duramente dalla crisi. Sono oltre 30.000 infatti le maestranze che dall’inizio della crisi nel settore delle costruzioni hanno perso il posto di lavoro nelle provincie di Roma e Latina.