Un tavolo sulla sicurezza sul lavoro. A chiederlo al sindaco di Roma, Marino è il segretario generale della Filca di Roma, Andrea Cuccello perché la notizia che gli incidenti mortali sono in calo è una bugia. “Nel settore delle costruzioni a Roma negli ultimi anni le ore lavorate dagli addetti sono diminuite quasi del 40% ed oltre 18mila operai hanno perso il posto di lavoro – afferma Cuccello -. Come si fa a parlare di un calo numerico di morti tra i cantieri edili se non si rapporta il dato con il numero degli operai che lavorano? Bisogna lavorare continuamente tentando tutte le strade possibili per debellare il fenomeno delle morti sul lavoro e per questo chiedo al nuovo sindaco Marino di fare un gesto concreto, di convocare i sindacati del settore delle costruzioni ad un tavolo, dove faremo delle proposte. Sarebbe un segno di novità rispetto al passato”. Molte delle vittime dei cantieri di Roma e provincia non indossano il casco di sicurezza e lavorano in nero. Anche per questo la Filca Cisl di Roma chiede che vi siano sempre più ispezioni e controlli tra i cantieri, in particolare tra quelli privati, dove le irregolarità sono numerose e di ogni tipo. “Non deve passare il messaggio che sulla sicurezza si può risparmiare- continua Cuccello-, anzi ci vuole un investimento maggiore sulla formazione, perché solo così si possono salvare delle vite umane e bisogna perseguire e punire chi manda allo sbaraglio gli operai, affidando a persone senza competenze e con altri incarichi, lavori pericolosi”. Cuccello ha ricordato che dall’inizio dell’anno in edilizia a Roma e provincia sono già morti diversi operai, e molti sono rimasti feriti. “Non bisogna perdere tempo- ribadisce – chiediamo a Marino di remare nella nostra stessa direzione. La storia che si ripete troppo spesso è fatta di lavoro nero e di ristrutturazioni affidate al massimo ribasso, a cantieri privati con lavoratori sfruttati per pochi euro al giorno, di caporali consapevoli che difficilmente verranno controllati”. La precarietà nell’edilizia a Roma ha assunto dimensioni allarmanti. Si è diffuso nel giro di pochi anni il fenomeno dei falsi lavoratori autonomi, lavoratori obbligati ad aprire una partita Iva che perdono le tutele offerte dagli enti bilaterali e dai contratti nazionali e territoriali. Il crollo del lavoro nero ed irregolare porta ai rapporti di lavoro illegali, al caporalato, ad essere lavoratori vulnerabili e ricattabili. “Per questo – conclude Cuccello – la Filca romana ha chiesto di incontrare il nuovo sindaco, la situazione è drammatica. Siamo stanchi di fantomatici protocolli mai applicati e delle promesse non mantenute, la nuova Giunta inizi insieme al sindacato un nuovo percorso comune”.