A Roma si muore ancora tra i cantieri edili. La morte di Ion Dragota, lavoratore romeno, avvenuta ieri in via Val di Sangro, nel quartiere romano di Montesacro, è la seconda nella capitale dall’inizio dell’anno e la cinquantottesima vittima dal 2003. In un periodo di crisi profonda non tende a diminuire a Roma il numero degli incidenti mortali nel settore delle costruzioni. “Non capisco” dichiara il segretario generale della Filca Cisl di Roma e provincia, Andrea Cuccello, “come si possa parlare di calo degli incidenti mortali in edilizia quando nell’ultimo anno sono state il 30% le ore in meno lavorate nel settore .Secondo i dati della Cassa Edile di Roma e provincia nel periodo cha va da ottobre 2011 a febbraio 2012 rispetto allo stesso periodo da ottobre 2010 a febbraio 2011, sono 562 le imprese in meno nel settore edile, 1057 in due anni, 5mila gli operai che hanno perso il posto di lavoro, 10mila in due anni. Erano 47129 gli operai iscritti in cassa edile nel periodo ottobre 2009-febbraio 2010, 42009 nel periodo ottobre 2010-febbraio 2011, solamente 37.293 nel periodo ottobre 2011-febbraio 2012..”
Sono passati oltre otto mesi dall’ ottobre 2011, quando il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella 61 giornata nazionale dedicata alle migliaia di lavoratori che hanno perso la vita o sono stati feriti sul posto di lavoro, ha detto che non si può abbassare la guardia riducendo gli investimenti sul campo della prevenzione e della sicurezza sul lavoro. Lo scorso 25 novembre il Presidente della Repubblica ha inoltre aggiunto “ Serve l’impegno di tutti affinché la sicurezza sul lavoro abbia quella valenza primaria che la Costituzione pone a fondamento dello Stato. Va in ogni caso rifiutata l’idea che si parli di tragica fatalità.” Infatti ,continua Cuccello, anche nel caso della morte dell’ non si può parlare di tragica fatalità. e vogliamo sapere quale fosse il livello manutentivo della gru e capire perché il cestello si sia sganciato dal braccio della gru finendo poi sul ponteggio dove stavano lavorando le maestranze.
Le morti sul posto di lavoro sono anche la causa degli effetti dei tagli di bilancio su prevenzione e sicurezza sul lavoro. “E’ mai possibile ad esempio che nel servizio Spresal RMA, dichiara Andrea Cuccello, siano soltanto due gli ispettori in servizio per i primi 4 municipi di Roma Capitale? Ion è morto colpito da un mezzo meccanico ma anche perché le ispezioni e le verifiche sono sempre di meno, perché manca il coordinamento di tutti gli organi ispettivi, perchè vi è la corsa al massimo ribasso nell’aggiudicazione degli appalti e l’esasperazione dei ritmi produttivi.
Chiediamo inoltre che quotidianamente su tutti i cantieri si faccia chiarezza sull’uso distorto di corsi di formazione rilasciati non dagli enti bilaterali. Le aziende senza scrupoli infatti si fanno rilasciare corsi di avvenuta formazione senza che questi siano stati realmente effettuati, con la conseguenza che gli operai salgono sulle impalcature senza una benché minima formazione , mettendo cosi a repentaglio la vita dei lavoratori, che sono per questi disonesti, carne da macello…”