“Non si arresta la scia di sangue nei cantieri del torinese: ieri un operaio di 66 anni ha perso la vita a Rivoli cadendo da una gru, un volo terribile di oltre 30 metri. Siamo vicini alla famiglia della vittima e torniamo a chiedere con forza interventi drastici e celeri per garantire la sicurezza in edilizia, che resta uno dei settori più a rischio. In Italia, infatti, muore in media un edile ogni due giorni”. Lo dichiara Mario De Lellis, segretario generale della Filca-Cisl Torino. “Proprio a Rivoli spiega – nei mesi scorsi era crollato un ponteggio, travolgendo gli operai che erano al lavoro e provocando il ferimento di tre lavoratori. Ma non possiamo dimenticare la tragedia di via Genova, costata la vita a tre operai a causa del crollo della gru su cui stavano lavorando, e Brandizzo, dove 5 lavoratori sono stati travolti e uccisi da un treno mentre effettuavano lavori di manutenzione sulla rete ferroviaria. Nel territorio – aggiunge il segretario della Filca torinese – il settore delle costruzioni continua a pagare un tributo di vite umane altissimo e inaccettabile. Il tavolo permanente sulla sicurezza deve attivarsi e adottare nuovi interventi per tutelare i lavoratori. Formazione, prevenzione, innovazione, applicazione del contratto, cultura della sicurezza e percezione del rischio sono gli strumenti a disposizione di noi tutti, istituzioni, sindacati e aziende, per evitare nuovi incidenti nei cantieri, che provocano danni permanenti, vittime, distruzione di famiglie, e hanno un costo sociale per la società che è elevatissimo”, conclude Mario De Lellis.