Nel corso della seconda sessione di trattativa per il rinnovo del CCNL cemento calce e gesso industria, Federmaco ha proposto di avviare una raccolta di fondi in aiuto delle popolazioni di Haiti colpite dal terremoto lo scorso 12 gennaio, attraverso il versamento del corrispettivo di un’ora di lavoro per tutti i lavoratori che aderiranno volontariamente all’iniziativa, con l’impegno che le aziende versino un’uguale quota in aggiunta.
Nel merito delle piattaforme presentate e delle richieste fatte, la controparte ha spiegato il proprio punto di vista, basandolo su quattro punti:
1) la necessità di rinnovare il contratto in tempi rapidi all’interno delle nuove regole che ci siamo dati;
2) la richiesta che gli aumenti retributivi da accordare risultino in misura poco impattante nel 2010, a causa del perdurare della crisi, aumentando di conseguenza i costi contrattuali nel successivo biennio;
3) la richiesta di una ulteriore proroga di un anno della contrattazione di secondo livello vigente con le stesse regole e il successivo slittamento della nuova contrattazione al 2011;
4) l’invito alle tre federazioni di individuare, unitariamente, nelle piattaforme, alcuni punti condivisi selezionando quelli più importanti.
Le organizzazioni sindacali hanno ricordato che si è in una fase di rinnovo contrattuale a tutti gli effetti in conseguenza degli accordi sottoscritti, che tra l’altro sono stati siglati per ricercare un impegno condiviso e partecipativo sulle regole da adottare per gestire l’attuale crisi. Nonostante la crisi persista, è stato sottolineato come le punte di massima produzione registrate nel biennio 2006-2007 rappresentino per il settore una eccezionalità, e ci si dovrà riadattare a livelli produttivi più “consoni” come quelli che saranno conseguiti nel biennio 2009-2010.
Si è ricordato inoltre come le aziende abbiano già risposto alla crisi con pesanti ristrutturazioni o ampio utilizzo di ammortizzatori sociali ad iniziare già dal 2008. Sulla proroga degli accordi integrativi, le organizzazioni sindacali Filca, Feneal e Fillea hanno ricordato che il livello di confronto sarà quello aziendale nel quale dovranno decidere i coordinamenti di gruppo, ma in ogni caso, se si dovessero mantenere gli stessi riferimenti parametrali per il calcolo dei premi, questi andrebbero “adattati” ai risultati attuali e non a quelli di quattro anni fa.