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RINNOVATO IL CONTRATTO NAZIONALE LAPIDEI ED ESCAVAZIONE INDUSTRIA

RINNOVATO IL CONTRATTO NAZIONALE LAPIDEI ED ESCAVAZIONE INDUSTRIA

I 40mila addetti dei settori industriali dei lapidei e dei materiali estrattivi hanno un nuovo contratto. L’ipotesi di accordo per il rinnovo del ccnl è stata firmata nei giorni scorsi dai sindacati di categoria Filca-Cisl, Feneal-Uil, Fillea-Cgil e le parti datoriali Confindustria Marmomacchine e Anepla. L’aumento salariale è pari a 130 euro al parametro 136 livello C. Il contratto passa ora al vaglio delle assemblee dei lavoratori, che si svolgeranno in tutte le aziende interessate. Il contratto, che era scaduto lo scorso 31 dicembre, una volta in vigore avrà efficacia retroattiva dal 1° aprile 2013 e scadrà il 31 marzo 2016. “La firma dell’accordo è un’ottima notizia – dichiara Riccardo Gentile, segretario nazionale della Filca – perché anche i settori dei lapidei e dei materiali estrattivi stanno affrontando, oramai da 5 anni, una crisi senza precedenti. Aver garantito non solo l’aumento salariale ma tutta una serie di misure per gli addetti dei settori, è per noi motivo di grande soddisfazione. Vorrei sottolineare come la firma sia arrivata grazie soprattutto alla tenuta unitaria dei sindacati al tavolo contrattuale”.
Questi in sintesi i punti principali dell’ipotesi di accordo:
Revisione dell’accordo sull’apprendistato professionalizzante. Migliorate le parti inerenti il periodo di prova e la percentuale di apprendisti da confermare per procedere a ulteriori assunzioni; incremento del  premio di risultato dal 50% al 90% di quanto previsto per il lavoratore di analogo livello; equiparazione dei trattamenti di malattia e infortunio a quelli della categoria di appartenenza; il periodo di apprendistato verrà computato nell’anzianità di servizio.
Disciplina del contratto a tempo determinato. Ridefinito un unico limite percentuale di assunzioni a tempo determinato e di somministrazione a tempo determinato, nella misura massima del 25% sul totale degli occupati a tempo indeterminato; definite le deleghe ai livelli decentrati della contrattazione, territoriale o aziendale, per l’individuazione dei casi in cui prolungare la durata temporale dei contratti ‘acausali’ e la riduzione dei tempi di intervallo nella successione di contratti a termine; la stipula di un ulteriore contratto, alla scadenza dei 36 mesi,  presso la Direzione territoriale del Lavoro, non potrà avere una durata massima superiore a 4 mesi, anziché 8 come previsto dalla legge.
Disciplina della somministrazione di lavoro. Uniformati i limiti percentuali di assunzioni in somministrazione a tempo determinato e con contratto a tempo determinato nella misura massima del 25%; la contrattazione territoriale o aziendale potrà individuare processi organizzativi utili ad allungare la durata massima del contratto di somministrazione ‘acausale’ fino a 36 mesi.
Disciplina del contratto a tempo parziale. Ratificato il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale (e viceversa) per i lavoratori affetti da patologie oncologiche con ridotta capacità lavorativa e in tutta una serie di altre situazioni di disagio per i lavoratori.
Bilateralità. Decisa l’istituzione del Cpn, il Comitato paritetico nazionale lapideo.
Parte economica. Ottenuto un aumento salariale di 130 euro al parametro 136. L’aumento è distribuito in questo modo: 50 euro dal 1° aprile 2013, 40 euro dal 1° aprile 2014 e i restanti 40 euro dal 1° aprile 2015.
Welfare. Previdenza complementare Arco: aumento a regime del contributo a carico del datore di lavoro per gli iscritti al Fondo, che passa dall’attuale quota dell’1,30% a 1,60%. Sanità integrativa: dal 1° ottobre 2013 le aziende verseranno un contributo obbligatorio totalmente a carico dell’impresa di 5 euro per tutti i dipendenti in forza, dal 1° gennaio 2015 incrementato a 8 euro.

 

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