Hanno un nuovo contratto i 15mila addetti delle piccole e medie imprese di escavazione e lavorazione dei materiali lapidei. L’ipotesi di accordo per il rinnovo del Ccnl è stato firmato dai sindacati di categoria Filca-Cisl, Feneal-Uil, Fillea-Cgil e dall’associazione datoriale Aniem/Anier-Confimi, nata dalla scissione da Confapi. L’aumento salariale è pari a 130 euro al parametro 136 (95,58 euro al parametro 100); il contratto, che era scaduto lo scorso 31 marzo, una volta in vigore avrà efficacia retroattiva dal 1° aprile 2013 e scadrà il 31 marzo 2016.
Soddisfatto il segretario nazionale della Filca, Riccardo Gentile: “La firma è un’ottima notizia perché anche i settori dei lapidei e dei materiali estrattivi stanno affrontando, oramai da 6 anni, una crisi senza precedenti. Aver garantito non solo l’aumento salariale ma tutta una serie di misure per gli addetti dei settori, è per noi motivo di grande orgoglio”. Gli aumenti salariali sono divisi in tre tranches: 50 euro dal 1° gennaio 2014, 40 dal 1° aprile prossimo e i restanti 40 euro dal 1° aprile 2015. I contenuti dell’ipotesi ricalcano quelli del settore industria, sottoscritti con Marmomacchine/Anaepla. Buone notizie per la previdenza integrativa: la contribuzione aumenterà dello 0,50% ma solo per la quota a carico delle imprese, passando così all’1,70% dal 1° gennaio 2015 e all’1,90% dal 1° gennaio 2016. Al via la sanità integrativa per il settore, con l’individuazione del Fondo Altea: le aziende verseranno per i lavoratori iscritti un contributo pari a 5 euro, che dal 1° gennaio 2015 sarà incrementato ad 8 euro. Risultati importanti anche sul fronte dell’apprendistato professionalizzante, con la revisione dell’accordo, e del contratto a tempo determinato, per il quale è stato ridefinito il limite percentuale (25% sul totale degli occupati a tempo indeterminato). Adesso l’accordo dovrà ottenere il via libera dalle assemblee, che sono in programma in tutti i luoghi di lavoro e dovranno svolgersi entro il prossimo 15 febbraio.