Nei giorni scorsi è stato sottoscritto da Filca Cisl, Feneal Uil, Fillea Cgil, Unital Confapi, il rinnovo del Ccnl Legno – piccola e media industria, scaduto lo scorso 31 maggio e che interessa circa 30.000 addetti dislocati in oltre 3.000 imprese.
Di seguito, in sintesi, i contenuti principali:
– decorrenza dal giorno 1 giugno 2010, e scadenza il 31 maggio 2013. Nel testo è stata inserita una nota dove viene specificato che gli aumenti salariali decorreranno dalla data 1 giugno 2010 e verranno retribuiti con la mensilità di luglio p.v.;
– conferma di due livelli contrattuali: nazionale e di secondo livello. Il contratto di secondo livello sarà di norma aziendale e alternativamente territoriale;
– Il Comitato Paritetico Nazionale, assume tra i propri compiti anche il monitoraggio della contrattazione di secondo livello. Il Comitato Paritetico sarà finanziato attraverso un contributo, a carico delle aziende, il cui importo non dovrà essere superiore ad euro 0,25 per addetto. Le modalità dovranno essere definite entro il 31/12/2012;
– Le informazioni a livello territoriale prevederanno anche l’analisi dell’andamento della contrattazione di secondo livello;
– Erogazione, a decorrere dal 1 giugno 2010, di euro 8 lordi mensili per coloro che non abbiano una contrattazione di secondo livello;
– Incremento della percentuale di versamento al Fondo Arco pari all’ 1,30% dal 1 gennaio 2013;
– Impegno di costituire dall’ 1 agosto 2012 un Fondo Sanitario Integrativo che abbia le seguenti caratteristiche:
– essere bilaterale;
– essere costituito e diretto dai soggetti negoziali (Feneal, Filca, Fillea, Unital Confapi);
– essere operativo
Qualora le condizioni di cui sopra non trovassero concreta realizzazione, entro il 1° agosto 2012 le parti si dovranno incontrare per trovare adeguate soluzioni. Viene stabilito, comunque, che dalla suddetta data la consistenza economica prevederà euro 8,00 a carico dell’impresa ed euro 2,00 a carico del lavoratore;
– Aumento Salariale di euro 90,32 al livello AE1 – parametro 100 -. Unital Confapi ha applicato lo stesso meccanismo usato da Federlegno, riconoscendo la proposta FILCA di usare il conteggio a parametro più basso con l’applicazione di un’indice inflattivo pari al 5,9% (Ipca).
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