Rinnovato il Ccnl laterizi e manufatti industria, 100 euro di aumento medio per i 18 mila addetti

Rinnovato il Ccnl laterizi e manufatti industria, 100 euro di aumento medio per i 18 mila addetti

I sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil e le controparti Confindustria Ceramica-Raggruppamento Laterizi e Assobeton hanno sottoscritto l’accordo di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore laterizi e manufatti industria. Il contratto, che riguarda circa 18 mila addetti, era scaduto il 31 marzo scorso. L’aumento a regime sarà di 100 euro al parametro di riferimento 136 (addensamento medio) e sarà diviso in tre tranche: 40 euro a luglio 2022, 25 euro a ottobre 2023 e 35 euro a febbraio 2025. Il montante è pari a 2.610 euro, circa 700 euro in più rispetto al contratto del 2019.

“Da un lato siamo molto soddisfatti per essere riusciti in poco tempo ad assicurare un buon contratto ai lavoratori del settore – dichiarano i segretari nazionali di Feneal, Filca, Fillea, Fabrizio Pascucci, Claudio Sottile, Tatiana Fazi – con un aumento salariale che tiene conto dell’aumento dell’inflazione oltre a novità importanti anche per la parte normativa. Dall’altra siamo però sorpresi dalle comunicazioni delle associazioni datoriali, in quanto hanno trasmesso dati e cifre che non corrispondono a quanto sottoscritto. Verrebbe da pensare che per motivi politici non vogliano far sapere agli altri di aver riconosciuto per quantità economiche sui minimi e per tempi di erogazione, il grande contributo che i lavoratori stanno dando al settore, oltre che aver condiviso una volontà a non aumentare le percentuali di contratti a termine, ecc. puntando sempre di più ad un lavoro stabile e di qualità”.

VOLANTINO

“Sulla bilateralità – spiegano – il testo prevede, per esempio, l’istituzione di un gruppo di lavoro ad hoc che dovrà presentare un progetto sulla costituzione di un organismo bilaterale nel settore dell’industria dei materiali da costruzione. Tra i temi che dovrà affrontare ci sono la contrattazione di II livello, gli appalti e le internalizzazioni, la situazione economico-sociale dei settori e la transizione ecologica. Su quest’ultimo tema si attiveranno convenzioni con Istituti scolastici superiori e sarà istituito un coordinamento con il Mise e il Mite. Le parti, inoltre, hanno deciso a partire da gennaio 2025 l’aumento a carico dell’azienda di 1 euro (da 6 a 7 euro) destinato ad Altea, il Fondo di assistenza sanitaria integrativa. Per la parte normativa – proseguono i tre segretari nazionali – le novità più rilevanti sono gli ulteriori tre mesi di congedo retribuito, oltre i tre previsti per legge, per le donne vittime di violenza, con la possibilità di trasferimento. Inoltre per le malattie gravi (oncologiche, emodialisi intensive) verrà esteso per ulteriori 6 mesi il periodo di conservazione del posto di lavoro. Anche per questi settori inoltre, come già avvenuto per il cemento con il rinnovo del marzo scorso, c’è l’adesione alla Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro, che si celebra il 28 aprile di ogni anno. Il contratto, inoltre, prevede che l’azienda provveda a consegnare al lavoratore un paio di scarpe da lavoro al momento dell’assunzione, anche al lavoratore in prova, in quanto indispensabile dispositivo di protezione individuale. Previsto anche il monitoraggio dei lavoratori assegnati a mansioni usuranti e/o gravose nel corso dell’attività lavorativa e dei relativi codici ISTAT per garantire in modo agevole l’eventuale accesso al diritto al prepensionamento” concludono Pascucci, Sottile, Fazi.

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