“Incentivi fiscali, unificazione delle risorse, interventi di demolizione e ricostruzione, monitoraggio del patrimonio edile, criteri di scelta dei cittadini coinvolti, selezione degli operatori economici, trasparenza dei progetti. Sono alcune delle nostre proposte in merito alla rigenerazione urbana, tema attuale e oggetto di diverse proposte di legge in discussione in Parlamento”. Lo dichiara Enzo Pelle, segretario generale della Filca-Cisl nazionale.
“La normativa del nostro settore – spiega Pelle – negli ultimi anni si sta concentrando sempre più sugli interventi infrastrutturali di rigenerazione urbana, puntando ad azioni di riqualificazione del patrimonio edilizio e alla riduzione del consumo di suolo. Ma bisogna sempre più indirizzare gli interventi a favore delle aree periferiche densamente abitate e più degradate. La normativa è anche di competenza delle Regioni, infatti alcune leggi urbanistiche regionali contemplano disposizioni sulla rigenerazione urbana. Mentre in Parlamento ci sono diverse proposte di legge in materia.
La prima cosa da fare – sottolinea il sindacalista cislino – è mettere a fattor comune tutti i finanziamenti disponibili per agire in modo incisivo e strutturato sulle criticità emergenziali che coinvolgono il patrimonio del costruito nazionale. Ma la legge nazionale sulla rigenerazione urbana – aggiunge – deve anche prevedere incentivi fiscali con criteri di premialità basati su standard di qualità e promuovere interventi complessi di demolizione e ricostruzione, abbinati a specifici piani di housing provvisorio. Le priorità di intervento – spiega Pelle – devono nascere da indicatori territoriali socio-economici, devono favorire gli interventi periferici e devono prevedere la corretta selezione degli operatori economici anche in base a criteri di qualificazioni professionali.
Infine bisogna introdurre sistemi di monitoraggio per la raccolta dei dati relativi al livello di mantenimento degli interventi edili nel tempo e al loro reale sfruttamento, anche in previsione di un successivo mutamento nella destinazione, e attuare la piena informazione sui contenuti dei progetti anche attraverso la predisposizione di portali web informativi e forme di dibattito pubblico. Solo così riusciremo a trasformare una mera ristrutturazione di un’area in un reale processo continuo volto al mantenimento degli standard di sostenibilità sociale, garantendo al contempo la qualità del lavoro, che vuol dire massimo valore degli interventi e totale sicurezza degli addetti nei cantieri interessati”, conclude il segretario generale della Filca.