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Rigenerazione urbana, evento Filca-Cisl a Roma

Rigenerazione urbana, evento Filca-Cisl a Roma

“Bisogna mettere a fattor comune tutti i finanziamenti disponibili, in modo da agire strutturalmente sulle criticità emergenziali che coinvolgono il patrimonio del costruito nazionale. Le leggi pubbliche, i Bonus, devono aiutare a qualificare il sistema cominciando dalle stazioni appaltanti pubbliche, da quelle private, dai professionisti, dalle imprese e dalle maestranze che vi operano. Ciò deve contribuire a rilanciare un’edilizia di qualità amica dell’ambiente e della sostenibilità sociale ed economica dei cittadini”. Sono solo alcuni dei concetti emersi nel corso della tavola rotonda sulla rigenerazione urbana, organizzata dalla Filca-Cisl nazionale. L’evento, che si è tenuto a Roma il 18 aprile scorso, ha visto la partecipazione della segretaria generale aggiunta della Cisl, Daniela Fumarola, dei segretari generali Enzo Pelle (Filca-Cisl) e Fabrizio Esposito (Sicet), di Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, dei senatori Michele Fina (Partito Democratico) e Maurizio Gasparri e Roberto Rosso (Forza Italia) e del direttore di Federcasa, Patrizio Losi. I lavori sono stati moderati da Giuseppe De Filippi, vicedirettore del Tg5.

“La rigenerazione urbana – ha dichiarato Daniela Fumarola – è un tema centrale per le città e la traiettoria dello sviluppo che vogliamo imprimere al Paese. Serve un rilancio dell’edilizia pubblica nel quadro di una nuova sostenibilità ambientale, incrementare l’offerta abitativa, monitorare il patrimonio edile, coinvolgendo i cittadini e le forze sociali in un nuovo corso che deve essere indirizzato a favore delle aree periferiche, caratterizzate da maggiore densità abitativa e da situazioni di degrade. La complessità della situazione economica e sociale del Paese – ha aggiunto la segretaria generale aggiunta della Cisl – da una parte impone l’evoluzione dei rapporti industriali nel solco di una più forte partecipazione dei lavoratori alle scelte delle aziende, dall’altra chiama i decisori pubblici, a partire dal Governo, a promuovere un grande Accordo di Responsabilità che sblocchi riforme e investimenti, riduca le tasse per lavoratori e pensionati, cambi il sistema previdenziale, rilanci il Mezzogiorno, investa di più sulla scuola, la formazione e le nuove competenze”.

Per il segretario generale della Filca, Enzo Pelle (scarica la relazione), “è andato in scena un confronto molto proficuo. È necessario raggiungere in tempi brevi il risultato di una legge ad hoc sulla rigenerazione urbana, in grado di dare risposte al nuovo modo di concepire le città e l’abitare. Nella legge, che è già in discussione – ha detto Pelle – è necessario prevedere alcuni elementi che sono alla basa della proposta che abbiamo fatto insieme alla Cisl. In particolare bisogna unificare i fondi pubblici per l’adeguamento urbanistico, coordinandone la destinazione sotto forma di finanziamento pubblico diretto e incentivi, anche nella forma di detrazione fiscale. Bisogna promuovere specifici programmi nelle aree di edilizia residenziale pubblica (ERP), anche con interventi complessi di demolizione e ricostruzione, abbinati a specifici piani di housing provvisorio, con particolare riguardo alle periferie e alle aree di maggiore disagio sociale. Poi bisogna individuare i criteri di scelta, basati su indicatori territoriali socio-economici, qualitativi e di urgenza, relativamente all’incidenza sul numero/condizione economica dei cittadini coinvolti, per definire le priorità degli interventi. Questi devono partire dal territorio e prevedere la corretta selezione degli operatori economici anche in base a criteri di qualificazioni professionali previste per la realizzazione degli interventi di rigenerazione. Necessario, inoltre, un sistema di monitoraggio per la raccolta dei dati relativi al livello di mantenimento degli interventi edili nel tempo e al loro reale sfruttamento. Infine ci vuole la piena informazione sui contenuti dei progetti, anche attraverso la predisposizione di portali web informativi e forme di dibattito pubblico. Il portale, inoltre, dovrà contenere le informazioni recepite dai sistemi di monitoraggio degli interventi, anche relativi allo stato manutentivo e di utilizzo del patrimonio rigenerato. Solo così – conclude il segretario generale della Filca – si potrà vincere la sfida della rigenerazione urbana, che dovrà avere al centro sempre la persona”.

Il sindaco Brugnaro ha  ricordato le peculiarità di Venezia: “Non c’è solo il centro storico – ha sottolineato e non c’è solo la città sull’acqua. Marghera e Mestre, ad esempio, hanno tutte le peculiarità delle altre grandi città. La maggior parte degli abitanti è sulla terraferma, con tutte le difficoltà urbanistiche che contraddistinguono i grandi centri abitati”. Per Losi, “Federcasa, nel suo approcciarsi al tema della rigenerazione urbana, mette al centro di ogni iniziativa la persona, intesa come entità intorno alla quale realizzare una rete di servizi. La rigenerazione urbana è uno strumento per riportare unitarietà al tessuto urbano e creare servizi sia di carattere sociale che di relazioni. Una nuova residenzialità che preveda l’abitare non più solo come tetto per ripararsi ma anche come insieme di relazioni sociali. Quindi servizi sociali, sportivi che favoriscano l’inclusione, la partecipazione, che aumentino i concetti di appartenenza e identità veri motori di un abitare in comunità. Sfruttare le aree dismesse per riempire i vuoti urbani, proporre iniziative tra pubblico e privato innovative, favorire l’investimento a fronte di un risultato che consenta in termini di perequazione e compensazione di avere alloggi a disposizione. Quindi rigenerazione urbana come occasione per ricucire le varie parti del tessuto urbano. Bisogna usare le tecnologie costruttive più avanzate e approfittare della attuale  maggiore sensibilità verso il risparmio energetico per avviare un processo di trasformazione e ammodernamento”, ha concluso il direttore di Federcasa. Esposito ha ricordato che “la rigenerazione urbana può e deve essere un’occasione di sviluppo economico ma al tempo stesso va affrontata con grande rigore a salvaguardia degli obiettivi ambientali e sociali su cui si basa. Sicuramente una priorità deve essere assegnata alla messa in sicurezza del territorio e degli immobili perché, lo sappiamo bene, è estremamente urgente fare prevenzione rispetto al rischio sismico e al dissesto idrogeologico. E occorre promuovere l’efficientamento degli immobili con classe energetica più bassa, a cominciare dai caseggiati popolari dove guarda caso sono soprattutto i costi delle utenze (e non i canoni che sono rapportati ai redditi) a determinare difficoltà economiche e morosità”.

Infine i tre senatori, che hanno assicurato tempi brevi per l’approvazione della legge, garantendo il coinvolgimento delle parti sociali. Roberto Rosso, relatore dei disegni di legge sulla rigenerazione urbana, ha dichiarato che “siamo in una fase centrale della discussione, bisogna indicare il percorso per la proposta di legge. La rigenerazione – ha detto – deve consentire ai Comuni di analizzare le caratteristiche dei quartieri periferici, ma anche di quelli centrali, evidenziandone le difficoltà e cercando di intervenire. Le città devono davvero essere a misura d’uomo, non più a misura di industria, come avvenuto in molte città”. Il senatore Fina ha evidenziato “l’aumento preoccupante degli eventi climatici estremi, che comportano molti rischi per l’uomo. Nella legge bisogna essere in grado di aiutare davvero le fasce più deboli, assicurando il diritto all’abitare e il diritto alla ricostruzione, del quale non c’è una sorta di Codice ad hoc”. Infine il senatore Gasparri, che ha invece sottolineato “l’urgenza di una legge sulla rigenerazione urbana, in grado di valorizzare le città e il territorio, dando una seconda possibilità alle tante aree dismesse e abbandonate, anche in centro. Il decoro urbano è importante, bisogna creare norme per il riutilizzo degli spazi. E bisogna facilitare l’abbattimento e la successiva ricostruzione. La legge deve stimolare il mercato e il territorio, deve produrre lavoro”, ha concluso l’esponente di Forza Italia.

 

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Rigenerazione urbana – Una opportunità per la città sostenibile” è il tema della tavola rotonda organizzata dalla Filca-Cisl nazionale, in programma giovedì 18 aprile a Roma /(Auditorium Donat Cattin, via Rieti 13, inizio alle ore 10:30).

L’introduzione dei lavori è affidata a Enzo Pelle, segretario generale della Federazione. Interverranno Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, i senatori Maurizio Gasparri e Roberto Rosso (Forza Italia), il senatore Michele Fina (Partito Democratico), Patrizio Losi, direttore Federcasa e Fabrizio Esposito, segretario generale del Sicet. Il moderatore dei lavori sarà Giuseppe De Filippi, vicedirettore del Tg5. I lavori saranno conclusi da Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl.

Nel corso dell’iniziativa saranno presentate le proposte della Cisl e della Filca-Cisl sul tema della rigenerazione urbana: il Parlamento, infatti, è al lavoro per dare un’impostazione strutturale alla rigenerazione urbana con diverse proposte di legge che promuovono l’efficientamento e la riqualificazione del patrimonio già costruito. L’obiettivo è arrivare a una governance partecipata per la gestione della rigenerazione/riqualificazione urbana, sostenibile per l’uomo, l’abitare e l’ambiente.

 

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