“L’anticipo pensionistico è una grande conquista perché, dopo la Legge Fornero, emanata quando il Paese era sull’orlo del fallimento e si decise di fare cassa ricorrendo alle pensioni, si reinserisce la libertà di uscita anticipata per la pensione. In questo modo, con modalità differenti a seconda della realtà lavorative delle persone, viene reintrodotta la possibilità di scelta. Si tratta di un grande principio perché non tutti i lavori e i lavoratori sono uguali e, di conseguenza, il poter scegliere mette ogni lavoratore nella condizione di operare una verifica del proprio stato di salute, di contribuzione, di aspettative di vita, andando in pensione anticipatamente”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Filca-Cisl nazionale, Franco Turri, in una intervista a EdiliNews.
“Riteniamo – ha detto Turri – che ci siano aspetti da migliorare, ma si tratta di un principio fondamentale, che dovrà reggersi in un quadro di compatibilità economica. Ma si tratta di un inizio su cui si può lavorare, e su cui lavoreremo con i governi successivi, perché riteniamo che il sistema pensionistico sia sostenibile. Per questo è importante aver definito due tempi: il tempo rispetto all’anticipazione e rispetto alle norme che entreranno in vigore, e il tempo che dovrà invece ridefinire il rapporto tra previdenza e assistenza, cosa che in Italia non si è mai riusciti a fare, perché è chiaro che definire i costi a carico del solo lavoratore e quelli della fiscalità generale comporta equilibri completamente diversi”, ha concluso il segretario generale della Filca.