“La revoca di Marco Rettighieri da amministratore straordinario del Cociv è una notizia che ci sorprende, a qualche settimana dalla scadenza del suo mandato. Non vorremmo che questa mossa del governo nasconda l’intenzione di bloccare un’opera importante come il Terzo Valico, in cui sono coinvolti oltre 7 mila lavoratori tra diretti e indotto. Noi invece ribadiamo che i lavori devono proseguire, perché si tratta di una infrastruttura strategica per i collegamenti interni ed europei: il governo dia risposte certe e in tempi brevi”. Lo dichiara Franco Turri, segretario generale della Filca-Cisl. Per Barbara Cerutti, della Filca nazionale, “il governo deve garantire la continuità dei lavori per la realizzazione dell’opera, la cui messa in esercizio è prevista a gennaio 2023, assicurata in questi anni anche grazie all’ottimo lavoro di Rettighieri. Con lui abbiamo concordato, per la prima volta in edilizia, l’ inserimento della clausola sociale nei bandi di gara, che ha garantito la continuità occupazionale dei lavoratori impegnati nell’opera. Ribadiamo che il ministro Toninelli deve procedere in tempi rapidi al trasferimento delle risorse per il quinto lotto , come ricordato anche nel corso della recente manifestazione di protesta dei lavoratori, proprio sotto la sede del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture”. “Queste incertezze del Governo nel prendere decisioni importanti, con il rischio di bloccare le opere – conclude Turri – sono l’ulteriore mossa con cui gli esponenti pentastellati al governo si allontanano dal comune sentire del Paese: a Torino, come in tutti i sondaggi che circolano in questi giorni, gli italiani hanno dimostrato di essere favorevoli alle infrastrutture, avendo così a cuore il futuro del Paese”.