Questa mattina le OO.SS. Feneal, Filca e Fillea, sono state ricevute, insieme ad una delegazione di restauratori, al Quirinale dal Prof. Louis Godard, Consigliere del Presidente della Repubblica per la conservazione del patrimonio artistico per poter sottoporre le loro riflessioni e preoccupazioni sull’iter parlamentare, in corso presso il Senato, relativo al disegno legge di modifica della disciplina transitoria per la definizione della qualifica professionale del restauratore conservatore e collaboratore restauratore di Beni Culturali. Feneal Filca Fillea nel corso dell’incontro hanno sottolineato “l’importanza di giungere, nel più breve tempo possibile, alla conclusione dell’iter parlamentare sulla modifica dell’art. 182 del codice dei beni culturali – dichiarando – che in questa situazione di stallo, che produce confusione e discriminazione tra gli addetti e si ripercuote sulle assunzioni, il salario, l’affidamento dei lavori e la stessa formazione che rimane sprovvista di personale docente riconosciuto, è necessario arrivare con urgenza ad un testo di legge che abbia il coraggio di valorizzare le persone e i loro percorsi formativi e lavorativi.”
“Si tratta di un settore che vanta più di 16 mila operatori – ricordano Feneal Filca e Fillea – ed è proprio la difficoltà della normativa a rispondere in modo idoneo ad un settore complesso, variegato come questo ad aver prodotto una paralisi nella procedura di qualificazione. Le leggi finora infatti, – spiegano i sindacati – hanno modulato l’articolazione su una visione del settore ristretta e di nicchia e non su quanto realmente negli ultimi decenni è stato espresso in termini di lavoro, esperienze e conoscenze”. “Abbiamo dato un concreto contributo al DDL di modifica della normativa, – aggiungono – affinché il nuovo testo di legge potesse recuperare le lacune salvaguardando qualità professionale ed evitando così l’esclusione ingiustificata di migliaia di operatori, ma negli ultimi mesi l’iter parlamentare si è interrotto a causa di emendamenti al testo in discussione che ripropongono di fatto lo stesso miope approccio precedente, aggiungendo ulteriori ed ingiustificate restrizioni.”
Le OO.SS. chiedono insieme ai restauratori che il testo di legge trovi un punto di sintesi senza tralasciare elementi fondamentali quali le modalità di dimostrare le esperienze lavorative attraverso documenti prodotti durante l’organizzazione del lavoro ed i contratti; che si preveda , come per tutti i concorsi pubblici, che i titoli formativi acquisiti siano tutti utili ai fini della qualifica, con possibilità, quindi, di cumularli nel punteggio e che le prove di idoneità siano programmate immediatamente ed aperte a tutti gli iscritti al bando di selezione previsto e che siano pensate in modo opportuno per verificare le competenze.
“Abbiamo quindi chiesto al Quirinale – proseguono le OO.SS. – un sostegno alle nostre proposte volte a salvaguardare insieme qualità ed equità. Il prof. Godard – rendono noto le OO.SS. – ha ampiamente condiviso le nostre istanze, anche a nome del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, entrambi da sempre molto attenti a questa vertenza, dichiarandosi disponibile a confrontarsi, nei prossimi giorni, con i relatori della VII Commissione e con il sottosegretario MiBAC Arch. Cecchi.”
“Poiché é chiaro – conclude il comunicato – che il sindacato non potrà mai sostenere un testo di legge che non tenga conto delle giuste istanze di migliaia di lavoratrici e lavoratori del restauro , portate avanti con fermezza ed onestà intellettuale, siamo pronti a sostenerle con nuove battaglie pubbliche e mobilitazioni. Per questo, quindi, possiamo dirci soddisfatti del sostegno e della disponibilità manifestata dalla Presidenza della Repubblica, auspicando che venga tenuta in conto dal governo e dalle forze politiche e che possa produrre effetti positivi nel più breve tempo possibile”.