Regione Lazio e sindacati edili verso un protocollo che comprenda contrattazione di anticipo con tavolo istituzionale per le grandi opere, regolarità e tipo di assegnazione gare, applicazione obbligatoria del Ccnl edile nei bandi, sinergia con gli enti bilaterali del settore su sicurezza, formazione professionale e regolarità. Questo il punto saliente scaturito dall’incontro, svoltosi presso l’Assessorato Infrastrutture, Politiche abitative e Ambiente della Regione Lazio, tra l’assessore Fabio Refrigeri ed i rappresentanti sindacali del Lazio di Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, Cgil, Cisl, Uil.
Al centro del tavolo, lo scenario. Da una parte la crisi del settore, un ambito su cui gravano molti segni ‘meno’, come -70mila lavoratori, -5mila aziende, -400 mln euro di massa salari, quindi un comparto più che dimezzato in 5 anni. Dall’atra parte, le opere ormai prossime alla cantieriabilità, scaturite dall’attività di programmazione che, a due anni dal proprio insediamento, l’Amministrazione regionale ha ormai definito su edilizia scolastica, dissesto idrogeologico, casa, energie rinnovabili e, nelle grandi infrastrutture, per la realizzazione della Roma-Latina, della Tirrenica, della Trasversale Monteromano-Cinelli.
Insieme al rafforzamento dell’attività dell’Osservatorio regionale dei Lavori Pubblici, è stata anche espressa la volontà concordata di costituire un tavolo permanente sulla crisi del settore edile. “Un coordinamento complessivo – ha detto Fabio Refrigeri – che dobbiamo saper attivare entro il mese di maggio, a partire dalla firma del protocollo da parte del presidente Nicola Zingaretti, un protocollo che per la parte che concerne gli appalti edili di competenza deve saper coinvolgere gli Assessorati di Sanità e Trasporti. Predisporrò al più presto anche due incontri che ritengo fondamentali: uno con l’Anci e l’altro con Autostrade per il Lazio”.