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REFERENDUM, DOMENICA E LUNEDI’ ITALIANI ALLE URNE SU QUATTRO QUESITI. LA FILCA LASCIA LIBERTA’ DI VOTO

REFERENDUM, DOMENICA E LUNEDI’ ITALIANI ALLE URNE SU QUATTRO QUESITI. LA FILCA LASCIA LIBERTA’ DI VOTO

Il 12 e 13 giugno 2011 i cittadini italiani sono chiamati ad esprimersi su alcuni quesiti strettamente collegati a norme di legge statali. Si tratta di referendum abrogativi, ciò significa che si vota per abrogare, in tutto o in parte, le norme in oggetto, pertanto:
– Chi vota SI esprime la volontà di abrogare le norme oggetto del quesito.
– Chi vota NO esprime la volontà di mantenerle in vigore.
I quattro quesiti:

  • Quesito n. 1: «Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione».
  • Quesito n. 2: «Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma».
  • Quesito n. 3: « Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare».
  • Quesito n. 4: «Abrogazione della legge 7 aprile 2010, n. 51 in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale».

Il referendum abrogativo è valido solo nel caso in cui si reca alle urne il 50% più uno degli aventi diritto al voto (quorum). E’ possibile ritirare e quindi votare, anche solamente la scheda per uno o per alcuni quesiti referendari. I seggi resteranno aperti dalle 8.00 alle 22.00 di domenica 12 giugno e dalle 7.00 alle 15.00 di lunedì 13 giugno.

Sui referendum è intervenuto Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl: “Come da tradizione la Cisl, e quindi anche la Filca, non danno indicazioni di voto lasciando ai propri associati e ad ogni lavoratore libera scelta di voto. Anche perché in questo caso si tratta di materie non collegate alla contrattazione sindacale. La Filca, quindi, lascia agli associati la libertà di esprimere la propria opinione nei confronti
dei quattro quesiti referendari. La Filca e la Cisl non intendono esprimere indifferenza ai temi proposti che invece ci devono vedere cittadini attenti, in grado di fare scelte consapevoli e motivate rispetto al referendum ed ai quesiti proposti”.

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