RAPPRESENTANZA, ACCORDO TRA SINDACATI E COOPERATIVE

RAPPRESENTANZA, ACCORDO TRA SINDACATI E COOPERATIVE

E’ stato sottoscritto l’accordo interconfederale tra CGIL CISL UIL e Alleanza Cooperative (AGCI, CONFCOOPERATIVE, LEGACOOP) in tema di rappresentanza e titolarità contrattuale. L’accordo muove dalle stesse motivazioni che hanno portato agli accordi con Confindustria del 28 giugno 2011 e 31 maggio 2013 e ne ripercorre sostanzialmente le soluzioni di merito. L’intesa, che interessa 1,2 milioni di lavoratori delle imprese cooperative, definisce criteri di rappresentatività per dare certezza dei soggetti legittimati alla contrattazione collettiva e garanzie di efficacia ed esigibilità dei vari livelli contrattuali. Dopo quello con Confindustria, per i sindacati si tratta del secondo accordo sul tema della rappresentanza.  L’intesa è stata siglata dai segretari generali Susanna Camusso, Cgil; Raffaele Bonanni Cisl; Luigi Angeletti Uil, e dai presidenti delle tre centrali riunite nell’Alleanza delle cooperative, Giuliano Poletti, Legacoop; Maurizio Gardini, Confcooperative; Rosario Altieri, Agci.
“Sul piano dei contenuti – ha dichiarato Bonanni – l’accordo assomma quelli affrontati con Confindustria nei due distinti accordi sopracitati realizzando, così, una sorta di “testo unico” delle regole della rappresentanza, della titolarità contrattuale e dell’approvazione ed esigibilità dei contratti ai vari livelli. Gli obiettivi sono, ovviamente, analoghi nella volontà di realizzare un sistema di relazioni sindacali e di rappresentanza trasparente, affidabile ed orientato allo sviluppo economico e sociale. L’accordo coglie, in questa direzione, la specificità del mondo del lavoro cooperativo affermando la volontà delle parti di garantire le stesse tutele contrattuali e gli stessi diritti di libera associazione sindacale sia ai lavoratori dipendenti che ai lavoratori soci. In questo senso le formulazioni contenute nell’accordo sono di tipo inclusivo e si riferiscono all’insieme dei lavoratori (soci e non) con rapporto di lavoro subordinato”.
L’accordo, tra le altre cose, afferma i principi della consultazione certificata dei lavoratori e della maggioranza semplice. Le modalità attuative vengono interamente demandate alle singole federazioni sindacali nazionali.
 

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