RAPPORTO CENSIS, TURRI: “SU OPERE PUBBLICHE TRISTE CONFERMA, BLOCCATE DA BUROCRAZIA”

RAPPORTO CENSIS, TURRI: “SU OPERE PUBBLICHE TRISTE CONFERMA, BLOCCATE DA BUROCRAZIA”

Le opere pubbliche in Italia non sono bloccate dalla mancanza di risorse ma dalla burocrazia, che allunga i tempi per la realizzazione, e dalla incapacità delle pubbliche amministrazioni di saper spendere. L’analisi contenuta nel Rapporto Censis non fa che confermare quanto asseriamo da tempo. Per questo è necessario da un lato far partire o completare le tante opere con risorse già stanziate, dall’altro semplificare gli iter e formare una nuova dirigenza pubblica”. Lo afferma il segretario generale della Filca-Cisl, Franco Turri. “È vero che la spesa pro-capite in opere pubbliche dal 2007 ad oggi – osserva Turri – si è più che dimezzata, passando da 836 euro ad appena 371 euro per abitante. Ma è altrettanto vero che ci sono decine di cantieri già finanziati, e che non partono o sono bloccati dalla burocrazia. Un altro problema sono i tempi di realizzazione: il Rapporto cita i dati Nuvec, secondo i quali per le opere oltre i 100 milioni di euro sono necessari ben 15,7 anni tra progettazione, affidamento ed esecuzione. Una situazione che è aggravata dalla ‘farraginosità delle procedure, dalla confusione della normativa e dalle carenze di personale qualificato nella Pa’, come osserva il Censis. Dotare gli uffici di professionalità, assumendo personale idoneo e preparato, semplificare la normativa ma senza concessioni sul tema della legalità, e passare dagli annunci ai fatti, sarebbe un passo in avanti significativo. Aprire i cantieri, mettere in sicurezza il territorio e avviare un’azione concreta per garantire un territorio sicuro ed opere moderne avrebbe benefici per la collettività e per l’economia del Paese”, conclude il segretario generale della Filca.

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