PROGETTO ALEXUS, TURRI: “FORTE AZIONE DI LEGALITA’ PER LA PROMOZIONE DEL LAVORO REGOLARE, INDISPENSABILE SOPRATTUTTO NEI CANTIERI”

PROGETTO ALEXUS, TURRI: “FORTE AZIONE DI LEGALITA’ PER LA PROMOZIONE DEL LAVORO REGOLARE, INDISPENSABILE SOPRATTUTTO NEI CANTIERI”

“Grazie al progetto Alexus tutti possiamo fare passi in avanti sulla via della legalità, per un’azione unitaria di contrasto al lavoro sommerso e di promozione del lavoro regolare. Un’azione che appare quanto mai necessaria nel campo dell’edilizia, da sempre terra di conquista per pseudo imprenditori senza scrupoli”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Filca-Cisl, Franco Turri, intervenendo in videoconferenza alla presentazione del progetto “ALEXUS – unA LEva per Uscire dal Sommerso: il dialogo sociale”. Nel corso del suo intervento, Turri ha descritto le criticità del settore edile, elencando poi le conquiste già ottenute e le priorità per il futuro: “Un aspetto critico per il settore dell’edilizia – ha spiegato – è quello del subappalto: dobbiamo ricostruire il ciclo produttivo, sia dell’impresa che del cantiere. Noi la facciamo attraverso l’attività contrattuale, anche concertata fra più soggetti. Per arrivare ad una maggiore regolarità la nostra azione si è concentrata sulla la stesura di protocolli di intesa e sulla diffusione del Durc, che è stato uno strumento importantissimo, forse la più grande opera di contrasto al lavoro nero fatta in questo Paese, visto che ha portato all’emersione di circa 100 mila lavoratori irregolari. Il passo successivo è la congruità, che proprio adesso si sta espandendo, dalle sperimentazioni fatte nei cantieri delle aree terremotate all’intero territorio nazionale. Per il futuro abbiamo numerose proposte: il contratto unico di cantiere, che ci permetterebbe un controllo e una verifica maggiori; una stretta collaborazione con le istituzioni per definire una sorta di qualificazione delle imprese, stabilendo quali sono quelle abilitate a lavorare nel settore edile ed arrivare così alla patente a punti; il pass per il cantiere, una sorta di tesserino per poter entrare nei cantieri, che darebbe così la possibilità alle Casse edili di osservare tutti i lavoratori che entrano, i contratti applicati, l’orario di lavoro, ecc.; la carta di identità professionale del lavoratore, in cui inserire tutta la formazione, la qualifica del lavoratore, insomma tutta la sua storia; il rafforzamento delle 16ore prima, l’attività di formazione fatta prima del primo accesso, per operare in funzione di prevenzione; l’avvio e il consolidamento della borsa lavoro in edilizia, per potere gestire anche il mercato del lavoro del nostro settore; la revisione del sistema di affidamento e di gestione degli appalti”, ha concluso Turri.

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