Si terrà quest’anno a Perugia la manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil per il primo maggio. Lo hanno deciso i rispettivi segretari generali, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, che si sono incontrati questo pomeriggio.
Perugia all’inizio di marzo è stata teatro di un “dramma del lavoro”, hanno sottolineato i sindacati motivando la scelta della città umbra: due impiegate della Regione sono state uccise da un imprenditore, che poi si è suicidato. La vicenda “è diventata un simbolo della necessità di restituire centralità al lavoro. Per queste ragioni la festa del lavoro si celebrerà a Perugia”, hanno spiegato Cgil, Cisl e Uil.
“Perugia è una delle città simbolo del disastro italiano, della disperazione del lavoro”, ha affermato Bonanni. È stato “il luogo di un efferato omicidio di due lavoratrici”, ha detto Camusso, insistendo sulla necessità di rimettere al centro il “tema del lavoro e la difesa del lavoro”. Nella “tragedia di Perugia due lavoratrici sono rimaste vittime di una esasperazione fondata ma – ha sottolineato Angeletti – il vero problema è che questa esasperazione ha colpito due persone che lavoravano e che non avevano alcuna responsabilità”.
Quindi questa scelta va nel senso di dare “un segno di vicinanza alle persone ed alle famiglie e di un clima sociale così degradato di cui forse non abbiamo esempi nella decennale storia repubblicana. Persone che non c’entrano nulla rischiano di essere vittime”, ha concluso il leader della Uil.
E sarà unitaria anche la manifestazione unitaria davanti al Parlamento il 16 aprile per sollecitare il finanziamento della cassa integrazione in deroga. Per il 2013 manca circa un miliardo. “Ci rivolgiamo al governo ed al Parlamento”, ha affermato Camusso, sottolineando che solo per l’anno in corso manca circa un miliardo di euro per finanziare la cassa integrazione in deroga. Sono “centinaia di migliaia i lavoratori che rischiano di vedere venir meno questo sostegno”, ha aggiunto Angeletti, che rivolgendosi al nuovo Parlamento ha aggiunto: “Deve provvedere. Lo abbiamo appena eletto, cominci a lavorare anche per i cittadini italiani”. Nel corso dell’incontro tra i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil “abbiamo discusso dei guai italiani, il più grande e impellente è quello dei cassintegrati”, ha detto Bonanni motivando la decisione di organizzare la manifestazione del 16 aprile. L’incontro, nel corso del quale si è decisa anche la città in cui si terrà la manifestazione per il primo maggio, è durato circa tre ore ed è servito per “una valutazione sulla difficoltà della situazione economica e occupazionale e per affrontare iniziative che mettano al centro dell’agenda politica il tema del lavoro”.
(dal sito www.conquistedellavoro.it)