“Rieti rappresenta il luogo da cui ripartire per una nuova reindustrializzazione”. Lo ha affermato al Gr3 il leader della Cisl, Raffaele Bonanni parlando della scelta di Rieti come città luogo della manifestazione unitaria del primo maggio. “Rieti – ha detto – rappresenta la provincia italiana deindustrializzata, negli anni ’70-’80 era una piccola cittadina simbolicamente rappresentante di tante altre che aveva molte industrie, molta manifattura e, a distanza di 30 anni, questa realtà si è dissolta. Rieti rappresenta il luogo da cui ripartire per una nuova reindustrializzazione”
Anche Susanna Camusso ha sottolineato la necessità che, “malgrado la crisi non bisogna rinunciare all’idea del cambiamento. Sarà il primo maggio di un paese attraversato da una crisi lunga con una condizione generale delle persone che è sempre più preoccupata della disoccupazione, della difficoltà di reggere con il reddito che hanno; nello stesso tempo però un primo maggio in cui non bisogna rinunciare al cambiamento, non rinunciare all’idea che non ci sia l’ineluttabile declino del paese ma che si può contrastarlo”.
E Luigi Angeletti ha ribadito che “bisogna ridurre le tasse sulle buste paga. Perché non solo è giusto ma è lo strumento più importante che abbiamo per evitare l’acuirsi della recessione e quindi della perdita di posti di lavoro. Bisogna riaumentare i consumi nel nostro paese altrimenti parlare di lavoro e di crescita è solo una parola”.