Di seguito una nota dei segretari generali Filca-Cisl (Franco Iudici), Feneal-Uil e Fillea-Cgil di Agrigento.
Sulle facce dei lavoratori, segnate dalla fatica dei duri anni di lavoro, c’è tanta rabbia. Tanta disperazione perché è in discussione il posto di lavoro. Ma anche il futuro della Italcementi, il suo legame con la comunità empedoclina. Il momento è delicato. Le certezze di un tempo iniziano a scricchiolare, a sciogliersi come neve al sole. Questo il clima che si è respirato durante l’assemblea con i lavoratori dipendenti di Italcementi del 2 maggio scorso. La messa in discussione dell’occupazione determina forte preoccupazione tra i lavoratori e le loro famiglie. La situazione è drammatica. Ecco, perché, i lavoratori hanno sollecitato tempi rapidi per la soluzione della vertenza. Pendono sul collo dei lavoratori, come la spada di Damocle, i numeri illustrati dal colosso del cemento: 53 dipendenti potrebbero ritrovarsi sulla graticola se non interverranno soluzioni al problema. Il tempo stringe perché a settembre scade la cassa integrazione straordinaria attivata dalla holding del cemento in seguito al crollo delle grandi commesse pubbliche e del mercato immobiliare che si è fatto notevolmente sentire sulla filiera: bisogna accelerare tutti i percorsi affinché prima di quella scadenza lo stabilimento possa continuare la sua produzione consentendo al tessuto socio-economico del territorio di tirare un sospiro di sollievo. Bisogna evitare lo scetticismo. Bisognare andare veloci perché è il momento di posizionare gli obiettivi. Il prossimo incontro in programma il 20 maggio presso la terza Commissione Attività Produttive presieduta dall’onorevole Bruno Marziano, dovrà servire affinché le parti del tavolo di trattativa giochino a carte scoperte: a cominciare dalla Regione con il suo Presidente Rosario Crocetta che non può stare a guardare da semplice spettatore la partita, l’Italcementi Group e l’Italkali. Ognuno con le proprie competenze e le proprie responsabilità. Non può essere una trattativa di tipo epistolare (di semplice corrispondenza), c’è in discussione il futuro di una intera comunità. Invitiamo la politica a mettere da parte la campagna elettorale, ogni forma di invidia (e perché no, anche forme di gelosie) sulla scelte da adottare. Evitiamo le paternità delle iniziative, le polemiche sterili. Lavoriamo per risolvere il problema. Le segreterie provinciali di Filca Cisl, Feneal Uil, Fillea Cgil, per evitare che il territorio di Porto Empedocle subisca il contraccolpo di ulteriori licenziamenti, metteranno in atto tutte le iniziative necessarie affinché la comunità empedoclina già duramente provata dalla crisi con la perdita di centinaia di posti di lavoro, non paghi a caro prezzo la scelta aziendale di Italcementi Group. Per tali ragioni, le segreterie provinciali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, informeranno sua Eccellenza il Prefetto di Agrigento, il Presidente della Regione, Rosario Crocetta e l’assessore regionale alle Attività Produttive, Linda Vancheri.