“Formazione, sicurezza, trasparenza, legalità. E quindi qualità del lavoro in tutti i suoi aspetti. È questo che da decenni la Filca chiede per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, un’opera strategica per unire definitivamente l’Italia e collegarla poi all’Europa. Il voto di ieri con cui il CdA della Società Stretto di Messina Spa ha approvato l’aggiornamento del progetto definitivo per la realizzazione del Ponte è sicuramente positivo, insieme alla scelta del governo di varare la forma societaria, assumendone la maggioranza nella partecipazione attraverso Mef e Mit”.
Lo dichiara Enzo Pelle, segretario generale della Filca-Cisl nazionale. “Il tema centrale – spiega Pelle – è lo stesso di 20 anni fa, quando si iniziava ad inserire il Durc come elemento di trasparenza e legalità per la qualificazione delle imprese che avrebbero eseguito il lavoro per il general contractor: una esecuzione compartecipata all’insegna della responsabilità. Sempre in quegli anni – aggiunge – avevamo previsto la creazione di sportelli del lavoro che raccogliessero la manodopera interessata e che potessero rispondere immediatamente alle esigenze formative basandole su innovazione e sostenibilità. Adesso è il momento di avviare una contrattazione d’anticipo che metta a frutto tutte le esperienze che le organizzazioni sindacali delle costruzioni hanno maturato in questi anni: per il Pnrr, con Rfi, e Anas, per il sisma, con il Commissario straordinario, per il Ponte di Genova. Questo strumento ci potrà fornire la possibilità di realizzare gli obiettivi comuni volti alla qualificazione dell’opera e del lavoro in un ambiente moderno, sostenibile e sicuro. Chiediamo al governo di rispettare le scadenze previste, e quindi di aprire i cantieri nel 2024 e concludere l’opera nel 2032. La Filca, come sempre, vigilerà sulla realizzazione dell’opera con senso di responsabilità, nell’interesse di tutti: aziende, lavoratori, comunità”, conclude il segretario generale della Filca.