“Poltrona Frau non intende modificare l’attuale assetto produttivo nei siti di Meda, in provincia di Monza e Brianza, e Tolentino, in provincia di Macerata, e manterrà l’attuale forza lavoro composta da circa 450 dipendenti di Poltrona Frau e Frau Automotive, il reparto auto, e circa 300 in Cassina e Cappellini”. A soli 20 giorni dall’annuncio shock della cessione del celebre marchio italiano all’americana Haworth, leader nell’arredamento per ufficio, le rassicurazioni dei vertici dell’azienda, fornite ai sindacati nel corso di un incontro presso l’Associazione Industriali di Monza e Brianza, hanno permesso di tirare un sospiro di sollievo. Il ‘faccia a faccia’ con il management del Gruppo Frau ha rappresentato addirittura l’occasione per valutare la possibilità di una crescita del Gruppo, dal momento che potrebbero arrivare a breve nuove, importanti commesse e che il passaggio ad una società americana permetterà di implementare ulteriormente i canali di vendita, costituiti da 25 negozi in Italia e all’estero. “Il Made in Italy, nella sua creatività e qualità – dichiara Paolo Acciai, segretario nazionale della Filca – è l’elemento vincente che vede il gruppo incrementare le proprie vendite nei primi mesi del 2014 non solo nell’area europea ma anche negli Usa. Se le voci di commesse importanti verranno confermate si aprirebbero prospettive molto interessanti sul fronte occupazionale. La cosa positiva – sottolinea – è che Haworth non è quotata in Borsa ma gestita direttamente e interamente dalla famiglia: questa caratteristica, e quindi il fatto di non avere capitale di investitori finanziari, permette alla società di concentrarsi sul vero valore imprenditoriale. Inoltre – aggiunge il segretario nazionale della Filca – la società americana produce un prodotto totalmente diverso da Frau, per cui l’operazione può esser vista in un’ottica di implementazione e diversificazione della linea di prodotti”. Tra i fiori all’occhiello della linea imprenditoriale statunitense, evento quanto mai raro nell’imprenditoria italiana, c’è una particolare attenzione verso l’ambiente e la responsabilità sociale d’impresa. “Quando i vertici della Haworth hanno visitato gli stabilimenti – riferisce Acciai – hanno chiesto l’immediata rimozione di alcune coperture di eternit. Un episodio che dimostra la grande attenzione della società all’ambiente”. Tra l’altro la società americana ha già annunciato l’intenzione di acquistare, insieme al marchio, anche i siti produttivi. Intanto si attende il Salone del Mobile (inaugurazione il prossimo 8 aprile) per un incontro tra i sindacati e l’Amministratore Delegato Haworth Italia, al fine di avere il piano industriale che l’azienda adotterà nei prossimi anni.