POLTRONA FRAU DELOCALIZZA IN ROMANIA, A RISCHIO IL DISTRETTO DELLA PELLETTERIA

POLTRONA FRAU DELOCALIZZA IN ROMANIA, A RISCHIO IL DISTRETTO DELLA PELLETTERIA

Immagine dal sito www.poltronafrau.it

Entro il 2013 tutta la cucitura delle leggendarie poltrone Frau, azienda leader del Made in Italy, lascerà le Marche, in particolare Tolentino, in provincia di Macerata, per essere delocalizzata in Romania. Un marchio controllato dal fondo Charme, in particolare delle linee Chester, Vanity Fair, 1919 e dei storici divani Arcadia, Austen, Twice. “Una decisione inaccettabile che mette a rischio tutto l’intero distretto della pelletteria di Tolentino, all’interno del quale la cucitura è una specialità che garantisce l’eccellente qualità del prodotto – afferma Marco Ferracuti, segretario generale Cisl di Macerata -. Siamo tutti molto preoccupati per le conseguenze immediate sull’occupazione nel territorio. Rivolgiamo un appello alla proprietà della Frau, in particolare alla famiglia Montezemolo, sostenitrice della qualità italiana, affinché questa scelta dissennata venga ritirata a salvaguardia del lavoro e del tanto osannato prodotto Made in Italy”.
Preoccupazioni condivise con il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, che durante il summit con i sindacati si è fatto carico di convocare un tavolo specifico con le associazioni di categoria e i sindacati fino ad arrivare a richiedere l’intervento del presidente della Regione, Gian Mario Spacca, e dell’assessore al Lavoro, Marco Luchetti, una sorta di “stato generale dell’artigianato” per affrontare il tema complesso e spinoso delle delocalizzazioni delle imprese del territorio. Preoccupano le sorti delle 24 piccole aziende terziste, in gran parte artigiane, con i loro 100 addetti, che attualmente coprono il 90% del lavoro di cucitura di poltrone e divani che vedranno la riduzione, per lo stabilimento di Tolentino, di 64.000 ore di lavoro svolte.
“Mentre i manager della Frau sono aumentati in tre anni da 29 a 36 unità – incalza Primo Antonelli, segretario della Filca di Macerata, anche a nome delle Rsu – gli operai sono diminuiti da 606 del 2008 ai 492 di giugno 2011. Una scelta scellerata, che dai conti dell’azienda risulta far risparmiare, per lo stabilimento di Tolentino, solo 400 mila euro a discapito della perdita di tutta quella professionalità artigiana degli addetti alla cucitura che rischia anche di danneggiare la qualità dello stesso marchio raggiunto in tanti anni di lavoro specializzato”. E solo due anni fa Poltrona Frau Group, nell’accordo dell’ottobre del 2009 siglato con i sindacati e le istituzioni (Regione, Provincia e Comune di Tolentino), riconosceva “l’importanza del marchio Frau indicando Tolentino come polo strategico e direzionale per lo sviluppo, la verifica del prodotto e dei materiali, designer, pelli e stile”. Chissà se Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari e azionista di maggioranza del fondo Charme che controlla Poltrona Frau Group, se lo ricorda.
(dal sito www.conquistedellavoro.it)

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