“La Cisl e’ pronta al confronto sul piano per la crescita illustrato oggi dal Presidente del Consiglio, Monti. Ma la Cisl chiede una concertazione vera su tutti i temi economici e sociali. La necessaria rapidità delle decisioni non può divenire un alibi per evitare il confronto con il sindacato. Non accetteremo pacchetti prefeconfezionati o ispirati da altri”. Lo sottolinea in una nota, il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni.
“Noi vogliamo che il governo Monti vada avanti e che realizzi il suo programma di riforme per portare il paese fuori da questa grave crisi”, aggiunge Bonanni. “Per questo abbiamo sempre ricercato un confronto responsabile con questo Governo, così come abbiamo fatto in questi anni con tutti i Governi che si sono succeduti, riuscendo sempre ad interloquire ottenendo significativi risultati per i lavoratori ed i pensionati. Siamo pronti a condividere una quota di sacrifici, ma il metro dell’equità va ricercato insieme, tra governo e parti sociali, senza fughe in avanti. Negli ultimi 15 anni la società italiana è stata “cloroformizzata” e non accetteremo ulteriori iniziative oligarchiche che intendono annullare il ruolo dei corpi sociali e dei cittadini. Occorre concertazione e corresponsabilita’ dei sindacati e delle imprese, proprio per non usare due pesi e due misure, nelle scelte che bisogna compiere per la crescita del paese”.
“Finora il Governo Monti ha voluto fare da solo ed infatti la reazione del sindacato è stata la diretta conseguenza di questa scelta. Verificheremo nei prossimi giorni se ci sarà un cambiamento nella linea del Governo e se alle parole del Presidente Monti corrisponderanno i fatti. Quanto al merito, ben venga un piano di liberalizzazioni a cominciare dalle aziende municipalizzate che sono il cuore di un sistema che va ricondotto ad un vero mercato. Vedremo se ci sarà davvero una seria lotta alle corporazioni, ai monopoli, al clientelismo ed a tutte le rendite di posizione. Per i giovani, occorre alzare di più i salari dei flessibili, rendere obbligatoria la previdenza integrativa ed agevolare fiscalmente le assunzioni dei precari”. “La riforma fiscale- conclude Bonanni- rimane per la Cisl una priorità e va assolutamente fatta, a partire da una lotta seria all’evasione ed all’elusione. Ma se il Governo intende partire dal catasto, si devono tassare i patrimoni immobiliari e con le risorse scalare le tasse a lavoratori e pensionati”.
(dal sito www.cisl.it)