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PIACENZA, CENTINAIA DI LAVORATORI IN CORTEO PER LA RDB

PIACENZA, CENTINAIA DI LAVORATORI IN CORTEO PER LA RDB

Grande partecipazione questa mattina, a Piacenza, al corteo dei lavoratori della Rdb, organizzato dal Coordinamento nazionale delle Rsu del Gruppo. I sindacati hanno così manifestato le loro forti perplessità circa l’esito dell’assemblea del Patto di sindacato della Rdb, riunitosi nei giorni scorsi. L’assemblea aveva dato il via libera alla proposta di Alias Srl, società controllante di Sacci Spa, che ha garantito il rafforzamento patrimoniale della società. Una misura che è comunque vincolata alla predisposizione, da parte della Rdb, di un Piano di risanamento industriale e finanziario.
Lo sciopero di 8 ore con corteo e manifestazione davanti alla sede degli Industriali ha visto la partecipazione di centinaia di lavoratori giunti anche dalle città dove sorgono altri stabilimenti della Rdb, come Alessandria e Bari. “Purtroppo non abbiamo notizie nuove – ha dichiarato Paolo Carrera, segretario generale della Filca-Cisl di Piacenza – se non che ci sono interessi da parte della cordata Alias a rilevare la Rdb. Si parla anche di un interessamento dell’avvocato Rizzi, nipote di uno dei fondatori dell’azienda. Ma noi siamo stufi delle parole, vogliamo i fatti. Molti dei 1.100 lavoratori del Gruppo, che ha 18 stabilimenti in tutta Italia, sono in Cassa integrazione da molti mesi e percepiscono uno stipendio di soli 750 euro. Gli stipendi sono in dubbio, non sono state pagate le 14 esime e dal 1° agosto parte la Cassa integrazione straordinaria il cui importo, a differenza del passato, l’azienda non è più in grado di anticipare. La tensione sociale che si avverte sui lavoratori è molto forte, ma devono capire che l’azienda si salva anche senza tagli, con un accordo con le banche e soprattutto con gente che abbia voglia seriamente di impegnarsi. Licenziare non è la soluzione per salvare la Rdb!”.
Intanto sulla questione Rdb si registra l’interrogazione parlamentare dell’onorevole Pd Mario Lovelli, che in un’interrogazione rivolta ai Ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro chiede quali iniziative siano state intraprese per “agevolare la ristrutturazione aziendale, tutelare l’occupazione e agevolare il ricorso agli ammortizzatori sociali”.

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