“Nel Progetto di fattibilità tecnica ed economica (PFTE) per l’affidamento di opere e interventi del PNRR e del PNC è opportuno predisporre un contratto tipo, che poi le stazioni appaltanti dovrebbero aggiornare in base alle caratteristiche peculiari dell’opera. Questo documento deve contenere i requisiti minimi e le chiare responsabilità tra le parti che lo stipulano (stazione
appaltante e appaltatore), insieme ai parametri sul controllo della congruità, sul rispetto dell’applicazione contrattuale, anche nella linea di subappalto”. Lo dichiara Enzo Pelle, segretario
generale Filca-Cisl. Lo schema di contratto tipo – aggiunge Pelle – segue una più ampia riflessione sulla tipizzazione delle procedure in fase di gara, fin dalla procedura di bando. L’art. 71 d.lgs.
50/2016, nel secondo periodo, riferisce l’intenzione del legislatore di rendere omogenee le procedure di affidamento grazie ai bandi tipo dell’ANAC, specificando che i bandi di gara locali
dovranno essere redatti in conformità con gli stessi di emanazione dell’autorità. Questo è un passaggio normativo fondamentale – sottolinea il sindacalista- in quanto non si lascia sola la stazione
appaltante, ma si dà uno schema standard da adattare alle peculiarità del lavoro. In definitiva, il quadro normativo non deve subire modifiche per poter incontrare la nostra iniziativa di un
bando tipo che diventi univoco su tutto il territorio e riguardi l’applicazione contrattuale, la verifica della congruità, la sicurezza in cantiere”. I bandi di gara emanati dall’ANAC al momento sono unicamente 3 e riguardano i contratti pubblici di servizi e forniture, i servizi di pulizie e i servizi di ingegneria ed architettura. “Ora – spiega Pelle – si potrebbe riflettere sull’opportunità di inserire anche un bando di gara per la realizzazione delle opere, nello specifico a prevalenza edile. Infine, il Progetto di fattibilità tecnica ed economica rappresenta l’occasione per promuovere l’idea fondamentale di riqualificazione del settore, in riferimento soprattutto al mercato dell’offerta. ” Ad essere oggetto di analisi nella decisione sulla qualità di un lavoro dovrebbe essere la capacità
dell’impresa in termini di assunzione del personale e formazione dello stesso. Questa riflessione trova applicazione in modo calzante all’interno dell’intento programmatico del PFTE: l’impresa
potrebbe produrre l’elenco del personale che intende impiegare in quel determinato lavoro legandolo alla previsione sul capitolato d’appalto che verrà allegato allo schema di contratto e
descriverà le lavorazioni e le prescrizioni tecniche delle prestazioni. Naturalmente la qualificazione del personale dovrà essere rispecchiata anche dal contratto e dal livello retributivo
assegnatogli”, conclude il segretario generale della Filca.