“Proprio perché negli ultimi tempi sono stati conseguiti risultati importanti nella lotta all’evasione fiscale c’è l’esigenza di passare ad una seconda fase, nella quale l’aumento del gettito sia utilizzato per alleviare il peso del fisco sui contribuenti onesti”. Lo ha dichiarato il Segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, commentando le dichiarazioni del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, per il quale “se l’Italia era sull’orlo del baratro dipende anche dai 120 miliardi di euro di evasione annuale”. Per Petriccioli “se i benefici di quanto ricavato dall’azione di recupero tributaria saranno effettivamente destinati a beneficio di chi ha sempre assolto ai propri doveri fiscali lo Stato troverà nei cittadini i migliori alleati nella lotta all’evasione fiscale.
Il sindacato lo ha sempre detto ed è per questo che proprio in un momento in cui è necessario ed urgente far emergere capacità economiche oggi occultate per sostenere la crescita ed il rilancio del Paese, è quanto mai indispensabile che lo Stato valorizzi i comportamenti dei contribuenti onesti, a cominciare dai lavoratori dipendenti e dai pensionati che hanno sempre fatto fino in fondo la loro parte. E’ possibile fare questo fin da subito considerando che solo nel 2011 le fiamme gialle hanno scovato 7.500 evasori per un totale di redditi occultati al fisco pari a 21 miliardi di euro”. “E’ tempo di dimostrare con i fatti – ha concluso il Segretario confederale della Cisl – che l’onestà paga mentre chi evade ha i giorni contati, senza più tollerare scandalo in un Paese in cui gli orologiai ed i gioiellieri, i pellicciai ed i venditori di barche, dichiarano meno di un operaio”.
(dal sito www.conquistedellavoro.it)