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Pesenti: sulle pensioni occorre rimettere con urgenza al centro del dibattito il tema dei lavori veramente usuranti e fisicamente pericolosi

Pesenti: sulle pensioni occorre rimettere con urgenza al centro del dibattito il tema dei lavori veramente usuranti e fisicamente pericolosi

Roma

COMUNICATO STAMPA

A quanti anni andrebbe in pensione l’onorevole D’ALEMA se ne avesse lavorati 30 sulle impalcature?
ABERRANTE, riprendendo la dichiarazione del Ministro degli Esteri, è la superficialità con cui viene trattato il problema delle pensioni. Ci interessa qui fare alcune considerazioni:
Esistono lavori faticosi, pericolosi e fisicamente usuranti che è impossibile continuare oltre una certa età (anche per un altissimo rischio di infortuni). E’ il caso dell’edilizia. Non vogliamo però fare demagogia: anche qui diverso è salire e scendere per 30 anni dalle impalcature, sotto le intemperie e portando dei pesi, dal lavoro svolto in un ufficio anche se di cantiere.
Vanno quindi identificati i lavori VERAMENTE USURANTI FISICAMENTE, FATICOSI E PERICOLOSI, e trovare per i lavoratori che li hanno svolti per lungo tempo una possibilità di uscita flessibile e anticipata verso il pensionamento poiché non è possibile pensare che lavorino così fino a 65 anni.
Inoltre, per come è configurato il settore edile, questi lavoratori spesso non hanno una continuità contributiva e di conseguenza non raggiungeranno mai i 40 anni di contributi.
Per questo la Filca Cisl presenterà alla festa dei propri soci, che si terrà ad Assisi il 29 e 30 settembre, una proposta da discutere con il Ministro del Lavoro e con il Governo per favorire l’uscita flessibile e anticipata di questi lavoratori verso la pensione, garantendone la copertura economica con un intervento solidale degli stessi lavoratori, delle imprese, del sistema delle costruzioni e dello Stato.
 Occorre rimettere con urgenza al centro del dibattito il tema dei lavori veramente usuranti e fisicamente pericolosi.
 Cogliamo però l’occasione per indicare anche alcune tracce su cui riflettere:

  • sarebbe un atto di giustizia sociale abolire i privilegi pensionistici dei parlamentari (ai quali non servono né 35 né 40 anni). Non si risparmierebbe molto in proporzione alle necessità, ma sarebbe giusto,….e forse anche “qualcosa di sinistra”
  • è necessario definire regole, contribuzioni e prestazioni uguali per tutti (dipendenti, parasubordinati e autonomi) parificando la contribuzione
  • bisogna considerare che non tutti i lavoratori hanno la garanzia del posto di lavoro: si pensi ad esempio ad un lavoratore pubblico, o al contrario ad un lavoratore del settore privato che viene licenziato dopo i 50 anni: è quasi impossibile trovare un lavoro in regola.

 Meditare sulle considerazioni e concordare le soluzioni è la strada per affrontare con responsabilità complessiva questi problemi senza fare “macelleria sociale”.

Filca Cisl Nazionale
Il Segretario Generale
Domenico Pesenti
Roma, 05.09.06

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