“La Filca e la Fillea sono in perfetta sintonia su molti punti, tra i quali la necessità di puntare sull’edilizia di qualità e quella di realizzare infrastrutture utili al Paese, come la Tav”. Lo ha detto il segretario generale della Filca-Cisl, Domenico Pesenti, intervenendo al 18esimo congresso degli edili della Cgil, in svolgimento a Roma. “Oggi – ha aggiunto Pesenti – è sotto attacco il nostro modo di essere, il nostro modo di fare sindacato. Lo dimostrano i ripetuti attacchi ai patronati e agli Enti bilaterali. Evidentemente dà fastidio che il sindacato consenta lo stare insieme e rappresenti una forza sociale che impedisce l’individualismo. Il loro obiettivo è tagliare le forze sociali intermedie che hanno costruito la democrazia diffusa nel paese. Dobbiamo invece chiedere che le rappresentanze dei lavoratori partecipino alle scelte del paese, la concertazione non vuol dire immobilismo, ma è un modo per prendere le decisioni insieme, per responsabilizzarsi nelle decisioni. Attraverso il ricorso alla concertazione ed alla contrattazione facciamo coesione sociale. Ma reagiremo a questi attacchi, abbiamo la forza e l’unità d’azione per reagire. Che non ci sono date dalla crisi economica ma dalla crisi sociale, che ha bisogno di soggetti collettivi. Oggi paghiamo i danni dell’impostazione sull’individualismo, che non dà tutele alle persone ma rafforza i forti e indebolisce i deboli”.
Parlando di Europa Pesenti, che è anche Presidente della Federazione europea degli edili, ha detto che “è stata capace di costruire pace, sviluppo, benessere e tutele dei lavoratori, ma oggi è messa sotto accusa, e ci si dimentica che in questi anni ha tutelato i propri cittadini. Io per le prossime elezioni europee invito tutti i lavoratori a votare per l’Europa, per una grande area che ha costruito pace e benessere”.
Inevitabile un passaggio sul contratto dell’edilizia, scaduto 16 mesi fa: “Abbiamo bisogno di rinnovare, e subito, il contratto dell’edilizia, e siamo impegnati a farlo con una associazione, l’Ance, che una volta era un punto di riferimento per il settore. Dobbiamo abbassare i costi, tagliare la burocrazia e garantire i diritti dei lavoratori. Bisogna aumentare l’occupazione con la sostenibilità e la qualità dell’edilizia ma anche qualificando maggiormente il settore edile, come ha detto Schiavella nella sua relazione. Bisogna avere il coraggio di cambiare: non possono rimanere in ogni provincia tre enti bilaterali, i costi sono insostenibili, ci si limita a sostenere i costi di struttura senza benefici per i lavoratori. Una crisi che è stata affrontata dal 2009 con pochi risultati, ma siamo l’unico settore nel quale si sono fatte iniziative congiunte tra i sindacati e gli imprenditori. L’edilizia può davvero essere il volano di sviluppo per il paese, ma i governi che si sono succeduti non l’hanno mai utilizzata per il rilancio dell’economia. Oggi ci sono tanti slogan, tanti annunci sull’utilizzo dell’edilizia per la ripresa, ma ci so0no grandi incertezze sul reperimento dei finanziamenti”.
“Noi chiediamo, come ha detto il segretario generale della Fillea nella sua relazione, che attraverso l’edilizia ci sia la ristrutturazione dell’esistente, il risparmio energetico, l’utilizzo di materiale ecocompatibile e biocompatibile, una nuova qualità dell’abitare, nuova occupazione di qualità per le imprese, che rispettano i lavoratori. Non bisogna deregolamentare, il Durc va semplificato e dematerializzato ma non può essere cancellato, vuol dire fare favore alle imprese irregolari, e non togliere un vincolo alle imprese regolari”.
Importante il passaggio sulle infrastrutture, anche per le polemiche interne alla Cgil: “Se servono per lo sviluppo del Paese e non per far lavorare gli edili, vanno costruite. Per esempio la Tav è una di queste, e va realizzata, come dice la Fillea”.
Molto applaudito il passaggio sullo Ius soli: “Bisogna garantirlo, basta con le polemiche: i nati in Italia sono italiani!”.
Pesenti ha concluso il suo intervento sul ruolo del sindacato e sull’importanza dell’unità sindacale: “Abbiamo una grossa responsabilità: dobbiamo cercare di prendere decisioni importanti sul contratto, mettere in piedi azioni sindacali, perché la crisi corre più veloce della nostra capacità di decidere. Dal 2009 in edilizia gli occupati si sono dimezzati, ed è cresciuto il lavoro nero. Dobbiamo darci una scossa, far ripartire la nostra capacità di decisione. I lavoratori continueranno a riporre la loro fiducia in noi solo se dimostreremo di avere capacità d’azione, come ha detto Schiavella. Tocca a noi, per citare lo slogan di un congresso della Filca. Il sindacato è uno strumento di coesione sociale, i nostri uomini ogni giorno vanno nei cantieri, incontrano persone, danno loro speranze, raccolgono le disperazioni. Non dobbiamo avere paura dio confrontarci con il nuovo, ma dobbiamo mantenere unità d’azione: siamo uan forza vera ed unita in un Paese in cui tutti cercano di dividere, di frazionare”, ha concluso tra gli applausi il segretario generale della Filca.