TERRASINI (Palermo)
Diventare la prima “associazione” sindacale nel mondo dell’edilizia, dell’indotto e del legno. È questo il messaggio forte lanciato dagli edili Cisl nel corso della loro assemblea organizzativa. Intanto, la Filca si conferma come il primo sindacato in 42 Casse Edili su 97 e in 9 aree regionali su 21, mentre i soci sono passati da 193.073 del 1999 a 215.990 del 2002, con un aumento di 22.912 iscritti, con la previsione di arrivare a superare i 220 mila a fine 2003. Una crescita che si è accompagnata, negli ultimi quattro anni, ad un rinnovo consistente (quasi i 2/3) del proprio gruppo dirigente, regionale e territoriale. Accanto a questi dati il segretario generale della Filca, Domenico Pesenti , mette in rilievo una serie di questioni. Prima fra tutte “il disagio diffuso legato all’estensione delle zone di povertà nella nostra società opulenta”. Disagio scatenato dal dissolversi progressivo delle politiche di concertazione, che hanno fatto saltare la politica dei redditi, innescando nuovi comportamenti inflattivi che mettono a dura prova il potere di acquisto delle persone. Dura, quindi, l’accusa di Pesenti: “Il Governo ha adottato una politica economica in cui il rientro dal deficit nei prossimi anni si colloca tutto nei tagli allo stato sociale, le pensioni prima e la sanità successivamente”. Un contesto in cui le istituzioni danno, come unica risposta, una politica di condoni, dal fisco al lavoro all’urbanistica. “Dopo due anni di scontri, conclusi con il Patto per l’Italia – aggiunge – il Governo Berlusconi non sembra aver capito la necessità della concertazione come politica di governo della complessità economica. La coerenza della Cisl – conclude Pesenti – nel difendere la propria autonomia e nel giudicare nel merito le proposte di un Governo considerato come controparte è costata insulti, minacce, atti di terrorismo alle sedi, ai delegati, ai dirigenti, in primo luogo a Pezzotta. Ma a giudizio dei lavoratori abbiamo svolto un buon lavoro, costruendo piattaforme unitarie per il rinnovo dei contratti, in cui abbiamo inserito alcuni elementi di novità, come il rafforzamento del secondo livello di contrattazione, l’estensione della bilateralità e il governo dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro e delle flessibilità”. Al centro del dibattito delle assemblee organizzative regionali rilievo è stato dato alla rappresentanza dell’artigianato. “Se vogliamo tutelare e sindacalizzare i lavoratori di questo settore – spiega il segretario organizzativo Filca, Antonio Ceres – gli enti bilaterali regionali devono diventare strumenti di gestione e attuazione delle intese contrattuali e luoghi per avviare e far crescere le azioni di proselitismo. La strada da percorrere è quella di mutualizzare alcuni istituti contrattuali e depositare la delega presso gli enti bilaterali dell’artigianato, consentendo ai lavoratori di associarsi al sindacato. Per questo – sottolinea Ceres – ci proponiamo come soggetto di sintesi di tale processo”. Ma la strategia di azione della Filca passa anche attraverso una maggiore collaborazione con Fnp, Inas e Alai, per raggiungere l’obiettivo di estendere le tutele per i lavoratori interinali e rendere più forte la rappresentanza della Cisl. Senza trascurare la realtà dei lavoratori immigrati, che sono 140 mila regolarmente presenti in edilizia, pari al 20% del totale censito dalle Casse Edili. E per tutti i lavoratori delle costruzioni, l’azione e l’impegno della Filca, chiarisce Ceres, dovranno essere rivolti principalmente alla sicurezza nei luoghi di lavoro e ad una maggiore tutela assistenziale e previdenziale. Su quest’ultimo punto, un forte impegno si indirizzerà nella diffusione della previdenza complementare per i lavoratori edili, con l’obiettivo di raggiungere, entro pochi mesi, le 35 mila adesioni per il Fondo Prevedi. Il progetto politico-contrattuale degli edili Cisl prevede anche la strutturazione di una federazione nazionale basata sui regionali. “Il decentramento legislativo regionale – precisa Ceres – ci obbliga a dotarci di mezzi e strutture adeguate per affrontare questa nuova realtà. E per rafforzare il valore dell’essere iscritto alla Filca, di essere “socio”, è intenzione della segreteria proporre agli organismi dirigenti nazionali lo svolgimento della “Festa annuale del socio Filca”, da tenersi ai vari livelli della federazione all’inizio di ogni anno, quale occasione per valorizzare la campagna d’impegno sul proselitismo”. Consenso pieno alla linea d’azione Filca da parte di Sergio Betti, secondo cui la partecipazione massiccia dei delegati ai lavori di Terrasini manifesta una scelta chiara di impegno nel dibattito in corso sui problemi politici del momento. “Grazie all’Assemblea – nota il segretario confederale Cisl – c’è una forte mobilitazione del gruppo dirigente per rappresentare i problemi attuali con il Governo. L’obiettivo che bisogna ora cogliere, tutti insieme, è quello di sapersi rimettere in discussione per darsi regole nuove per le sfide future che ci troveremo ad affrontare”.
Francesco Tobia