Di seguito l’intervento di Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl, alla manifestazione nazionale dell’edilizia “OGGI X DOMANI” del 18 luglio scorso. (scarica il testo in pdf)
Benvenuti. Oggi è un bel giorno, un bel giorno per il nostro domani!
Grazie alle lavoratrici, ai lavoratori, alle delegate, ai delegati, a tutti quanti da associati sostengono l’attività sindacale. Grazie alle confederazioni che ci sostengono e oggi sono qui con noi!
Siamo qui OGGI PER AVERE UN DOMANI.
Siamo qui insieme sfidando questo caldo feroce; ma né il caldo estivo né il freddo invernale possono fermare lavoratori abituati a lavorare con il caldo, con il freddo, in mezzo a tutte le intemperie.
Ma proprio queste pesanti condizioni di lavoro ordinario ci fanno gridare, con rabbia, che non tutti i lavori si possono fare a tutte le età!
Con questa crisi dell’edilizia infinita, oggi siamo qui per impedire la macelleria sociale di un’età pensionabile che lascia i nostri lavoratori senza lavoro e senza pensione.
Per dare risposte a questi drammi non ci servono conti da ragionieri e da professori ben pagati seduti in comodi uffici!
Ci servono persone che conoscano la realtà, che si rendano conto che si decide sulla vita delle persone, che cerchino risposte al bisogno delle singole persone, al bisogno sociale. Ci servono dei POLITICI!
Ci servono governanti con un progetto di Paese, con un progetto di futuro.
Ci servono OGGI per aver un futuro DOMANI!
Con il contratto abbiamo cercato di dare delle prime risposte a questi bisogni:
– Borsa Lavoro nei nostri Enti bilaterali per dare continuità lavorativa e riqualificazione professionale
– Quota a carico delle imprese “obbligatoria” con un contributo sul fondo pensione a tutti i lavoratori
– Fondo 0,10% per sostenere e favorire uscite anticipate dal lavoro
Ma ci serve un sostegno legislativo che tenga conto del lavoro pesante, pericoloso!
Norme di sostegno al reddito per i lavoratori con discontinuità occupazionale, per Cig e indennità di disoccupazione adeguate alla nuova situazione di crisi.
Costringere lavoratori, fisicamente deboli per l’età, alle fatiche nei cantieri, a lavorare sulle impalcature, vuol dire mettere CINICAMENTE in conto più infortuni sui luoghi di lavoro!
La fatica si fa sentire prima, si rischia la propria vita e si mette in pericolo quella dei compagni di lavoro!
Gli infortuni non sono figli del caso, NON SONO FATALITÀ! Ci sono sempre cause ben individuabili!
Fatica, fretta, non rispetto delle norme, NON RISPETTO DELLE PERSONE
Con la crisi è aumentato il lavoro nero, irregolare, mal pagato. Con la crisi è aumentato il lavoro illegale! Forte è la presenza delle organizzazioni mafiose!
La corruzione è sistema!
Bisogna dire BASTA!
Dire basta allo sfascio del Settore
Dire basta al General Contractor
Dire basta al massimo ribasso
meccanismi che con il subbappalto a catena hanno distrutto le imprese vere, hanno sfruttato i lavoratori e non hanno costruito in qualità! Servono nuovi crolli per rendercene conto?!
Ci aspettiamo molto dalla riforma degli appalti. Norme che selezionino imprese vere, imprese che rispettano i lavoratori, la vita e la dignità dei lavoratori!
Servono più responsabilità delle stazioni appaltanti, oltre che ridotte nel numero, più controlli, meno burocrazia. Ma la semplificazione non deve essere l’alibi per ridurre il Durc ad una semplice formalità!
OGGI dobbiamo pensare all’edilizia del DOMANI.
Ricostruire l’impresa, la professionalità del settore, la stabilità dell’occupazione nel settore!
Servono imprese e lavoratori che possano riqualificare il già costruito, con interventi di risparmio energetico e antisismico, capaci di utilizzare nuove tecniche e materiali rinnovabili e biocompatibili.
Oggi non abbiamo bisogno di occupare nuove aree verdi, abbiamo invece bisogno di riconvertire il tessuto urbano, di mettere in sicurezza il territorio!
C’è tanto lavoro da fare OGGI per un DOMANI di qualità del nostro vivere.
Serve un governo ed una politica capaci di pensare allo sviluppo di tutto il Paese! Finanziando la ripresa dell’Italia e la ripresa dell’occupazione con infrastrutture adeguate e realizzate nei tempi previsti.
Dal 2009 chiediamo questo, ad oggi non si è fatto niente e l’intero settore delle costruzioni rischia di scomparire!
Anche oggi sentiamo tanti annunci di nuove opere. Non bastano annunci!
Servono cantieri! OGGI, subito, per avere nuovi occupati, per dare speranza nel domani a tanti lavoratori disperati perché disoccupati e senza prospettive.
Servono risorse? Con una forte lotta al lavoro nero e all’evasione fiscale si possono avere!
Risorse per lo sviluppo, per l’occupazione, per l’equità sociale, per abbassare le tasse a chi le paga: i lavoratori e i
pensionati!
Meno tasse OGGI per più giustizia sociale DOMANI
Oggi siamo qui per dire a tutti che i lavoratori delle costruzioni continuano nelle loro azioni, forti anche della nostra unità. Pur nelle valutazioni diverse Feneal, Filca, Fillea hanno sempre posto come primo scopo del nostro stare insieme L’INTERESSE DEI LAVORATORI!
Il sindacato OGGI è un soggetto di coesione sociale, un soggetto di costruzione del bene comune per il nostro DOMANI.
Per questo chiediamo a chi ci governa di non pensare di essere autosufficiente, ma di accettare il confronto ed il dialogo con chi rappresenta i problemi e i bisogni dei lavoratori.
Al Presidente del Consiglio ed al Ministro Del Rio chiediamo di convocarci subito per aprire un confronto sul futuro delle costruzioni e del Paese. OGGI, SE VOGLIAMO AVERE UN DOMANI!
Un nuovo sviluppo passa anche dalla capacità di convivenza pacifica. Stiamo vivendo mesi difficili in Italia e nel mondo. Guerre ai confini dell’Europa, ai nostri confini! Migliaia di persone fuggono dai loro Paesi per cercare luoghi dove sia possibile vivere.
OGGI questo sindacato lotta per il DOMANI di tutti loro, perché sarà il domani di tutti NOI!
Dobbiamo essere forti nelle nostre convinzioni e pronti ad una cultura dell’uguaglianza, per una cultura dell’accoglienza, per costruire un futuro di pace in Europa e nel mondo.
Insieme ce la faremo!
Grazie