“Prendiamo atto del nuovo calo degli infortuni mortali sul lavoro, apprezziamo l’onestà intellettuale del direttore generale dell’Inail, Lucibello, che attribuisce al calo dell’attività produttiva il minor numero di incidenti, ma facciamo notare che il calo del 3% di morti sul lavoro è molto più basso del calo di produzione provocato dalla crisi, soprattutto nelle costruzioni. Quello che sta avvenendo in edilizia è un travaso di infortuni mortali dal lavoro regolare verso il lavoro nero”.
Lo ha dichiarato Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl, commentando le dichiarazioni del direttore generale dell’Inail, Giuseppe Lucibello, per il quale nel 2012 c’è stato un calo sia di infortuni che di incidenti mortali rispetto all’anno precedente. “Gli infortuni, spesso mortali, che avvengono in edilizia costituiscono uno spaccato che sfugge a qualsiasi stima ma che rappresenta una percentuale molto alta. È per questo che chiediamo di non ridurre il livello di guardia e controlli più frequenti e approfonditi da parte degli organi preposti”.
Secondo Pesenti “sulla sicurezza in edilizia, soprattutto per quanto riguarda la formazione prima dell’ingresso nei cantieri, sono stati fatti passi in avanti molto importanti grazie, ad esempio, all’introduzione dell’obbligo formativo di 16 ore, previsto dal contratto nazionale del 2008 ed avviato già dal 2009. La sicurezza dei lavoratori – ha concluso – costituisce non solo un elemento di fondamentale importanza per la dignità del lavoratore, ma rappresenta un vantaggio per l’intera società”.