Per i giovani soldati volontari possibile un futuro nell’edilizia

Per i giovani soldati volontari possibile un futuro nell’edilizia

Cagliari
Siglato protocollo d’intesa tra Comando militare e parti sociali
Dopo tre anni con le stellette un futuro anche da muratore, carpentiere, elettricista, idraulico e anche tecnico della sicurezza e di cantiere. L’edilizia spalanca le porte ai giovani soldati. Un protocollo di intesa per il collocamento nel mondo del lavoro del personale militare volontario dopo la ferma è stato siglato nei giorni scorsi a Villasimius, località a 45 chilometri dal capoluogo, tra il Comando Militare Autonomo della Sardegna e l’Esiea, la Scuola edile della provincia di Cagliari, ente di formazione professionale pariteticamente costituito dalla sezione Costruttori edili dell’Associazione Industriali della provincia e dalle rappresentanze sindacali degli edili Cgil, Cisl e Uil. Il progetto comune mira alla soluzione di un problema concreto: quando finisce il servizio alla patria il giovane dovrà avere una professionalità spendibile sul mercato, dunque anche un mestiere nel comparto edile. Nulla di obbligatorio, ma tutto a richiesta e scelta del giovane militare: tra tante opzioni anche quella di diventare, come detto, carpentiere, mosaicista, falegname, impiantista termoidraulico, tecnico della valutazione di impatto ambientale, del restauro edile e disegnatore Autocad. Gianni Abis, segretario territoriale della Filca di Cagliari e attuale vicepresidente dell’Esiea, ha creduto molto nel progetto, unitamente alla presidente Silvia Petagna, dell’associazione provinciale costruttori, e ai vertici militari regionali, oggi guidati dal generale Angelo Dello Monaco. “E’ il primo accordo di questo tipo stipulato in Italia tra le scuole edili e ministero della Difesa. L’iniziativa risponde – spiega Abis – a una diffusa necessità professionale, quella cioè di poter disporre in tutti i settori, anche nel nostro, di giovani che quando iniziano il lavoro edile hanno già una buona professionalità, acquisita sia nella nostra scuola, ma anche attraverso stage e tirocini aziendali. Ai giovani militari che lasciano le stellette e si sentono attratti dal mondo dell’edilizia diamo la possibilità di non perdere tempo. Finita la leva possono trovare subito posto nel settore delle costruzioni”. un progetto che risponde anche agli obiettivi delle Forze armate, che intendono, ovviamente, favorire la collocazione nel mondo del lavoro privato dei giovani congedati che non trovano sbocchi occupazionali nella pubblica amministrazione o negli altri corpi armati dello Stato. I primi corsi partiranno nella seconda metà di settembre 2004.

Mario Girau

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