“L’accordo raggiunto oggi sulle pensioni rappresenta una conquista importante per i lavoratori dell’edilizia: l’aver individuato dei criteri relativi all’età d’anzianità e all’aumento dei rischi di malattia e infortunio consentirà a decine di migliaia di edili di andare in pensione prima e senza penalizzazioni, come chiesto a più riprese dalla Filca e dalla Cisl”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Filca-Cisl nazionale, Franco Turri, dopo che governo e sindacati hanno sottoscritto il verbale sugli interventi pensionistici.
“A parole tutti si sono sempre detti contrari all’impiego degli over 60 nei cantieri, tra equilibrismi sulle impalcature e carichi pesanti. Oggi, finalmente, le buone intenzioni si sono trasformate in fatti: applicare anche agli edili la cosiddetta ‘APE social’, vale a dire la riduzione degli oneri connessi al prestito ottenuto per l’anticipo pensionistico, permetterà agli edili interessati di andare prima in pensione senza dover rinunciare ad una parte della somma. Inoltre anche il provvedimento sui lavoratori cosiddetti precoci interessa il settore, dal momento che molti lavoratori edili hanno cominciato a lavorare prima dei 19 anni. Insomma, oggi è stata scritta una bella pagina di giustizia sociale, c’è ancora tanto da fare ma mi sembra un buon inizio ”, ha concluso Turri.