“Rivedere i criteri d’accesso, sia dei 35 anni che dei 6 anni negli ultimi 10, e utilizzare la previdenza integrativa e i fondi accantonati presso le Casse edili per aumentare l’anticipo di uscita”. Sono le proposte per l’edilizia nell’ambito della cosiddetta “fase 2” della riforma delle pensioni, illustrate dal segretario nazionale della Filca, Stefano Macale, nel corso dell’attivo unitario di Cgil, Cisl, Uil, in corso a Roma. Ieri Macale ha inoltre annunciato la possibilità per il sistema delle Casse edili di produrre la certificazione contributiva per i lavoratori edili interessati all’Ape sociale.