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PENSIONE EDILE, LA FILCA LANCIA L'ALLARME NEL CILENTO

PENSIONE EDILE, LA FILCA LANCIA L'ALLARME NEL CILENTO

Il fondo pensione del comparto edile, visto anche il momento di crisi che sta attraversando il settore delle costruzioni, non gode di buona salute. Questo il pensiero del segretario della Filca Cisl Salerno, Giuseppe Marchesano, a margine dell’assemblea organizzativa che, giovedì, ha visto i pensionati della Cisl salernitana riunirsi ad Agropoli.

 “Ci sono delle precise anomalie che da anni attanagliano il settore delle costruzioni. Come Filca Cisl, nel comparto, prendo come riferimento il territorio cilentano, anche perché che da Capaccio a Sapri sono il segretario territoriale responsabile. Noi edili, per quanto riguarda il discorso pensione, somigliamo ai cinesi per dirla in termini scherzosi, visto che non si è mai visto un cinese al pronto soccorso e mai ci siamo imbattuti in un funerale cinese. Tutto questo per dire che il settore edile, pur essendo un settore trainante dell’economia del nostro Paese, difficilmente vede i propri lavoratori raggiungere la contribuzione necessaria per andare in pensione. Nel Cilento un edile ha la fortuna di andare in pensione con il sistema contributivo solo se riesce nel corso della sua vita lavorativa ad avere la fortuna, anche nei momenti di mancanza di lavoro nell’edilizia, ad essere impiegato nel settore turistico o agricolo”.

“C’è stato un caso di un iscritto alla Filca che, mancandogli un mese di lavoro per raggiungere il requisito contributivo per la pensione, è andato a lavorare come badante. Nonostante l’allungamento delle prospettive di vita, sul sistema pensioni bisogna trovare una soluzione concreta e definitiva almeno per alcuni settori portanti e importanti come l’edilizia, che non garantiscono una continuità lavorativa per cui al termine di un percorso di vita lavorativa la possibilità di andare in pensione”, ha concluso Marchesano.

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