Roma
Comunicato stampa
Pavimental – Spea
Presidio al Senato dei lavoratori delle manutenzioni e progettazioni autostradali
I sindacati delle costruzioni, Feneal-Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno indetto un presidio davanti al Senato, lunedì 4 dicembre prossimo, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, dei lavoratori delle società di manutenzione e progettazione autostradale con il fermo delle attività lavorative, per chiedere che nella legge Finanziaria venga modificata la norma, prevista dal decreto fiscale collegato, che impedisce alle concessionarie autostradali di affidare direttamente i lavori di manutenzione, pavimentazione e progettazione, nell’ambito dei principi consolidati della normativa europea.
“Non si contesta – sostengono in una nota i sindacati – la necessità di rivedere il regime delle concessioni autostradali dopo anni di scarso controllo pubblico, con l’obiettivo di tutelare gli utenti sulla sicurezza, sui pedaggi e sugli investimenti. Giudichiamo, però, controproducente con tali obiettivi il comma che obbliga i concessionari a indire gare su tutti i lavori, comma peraltro in contrasto con le direttive europee e il Testo unico sugli appalti pubblici, che permettono di affidare direttamente fino al 70% delle opere.
Per le concessionarie autostradali la manutenzione, la pavimentazione e la progettazione, costituiscono costi, e saranno ben liete, quindi, di affidare i lavori al massimo ribasso del 20%, con conseguenze disastrose sia per la sicurezza dei lavoratori che per la sicurezza degli utenti”.
“Oggi – continuano Feneal-Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil – le maggiori concessionarie autostradali utilizzano per questi lavori società strutturate che per le loro dimensioni sono le uniche che possono permettersi di fare investimenti in ricerca, innovazione di processo e di prodotto, garantendo la sicurezza per utenti e lavoratori. Ci chiediamo se questo sarà possibile per il resto delle imprese del settore, che occupano in media 6 lavoratori per azienda ed utilizzano in modo diffuso il lavoro autonomo per il trasporto dei bitumi e per la stesa degli stessi”.
“Siamo preoccupati – conclude la nota – degli effetti che può avere il passaggio del maggiore gruppo autostradale italiano in mani straniere, in questo senso ci sembra che l’azione svolta dal Governo non stia ottenendo l’effetto di impedire possibili conflitti di interessi con la presenza di società di costruzione nell’azionariato delle concessionarie, viceversa vengono messe in difficoltà le uniche aziende italiane che possono competere anche all’estero”.
Roma 1 dicembre 2006