PALERMO, LA FILCA PROPONE UN PATTO PER IL RILANCIO DELL’EDILIZIA

PALERMO, LA FILCA PROPONE UN PATTO PER IL RILANCIO DELL’EDILIZIA

“Un patto tra politica, parti sociali e associazioni datoriali del comparto edile per stilare un piano straordinario che rilanci l’edilizia residenziale e infrastrutturale”. La proposta arriva da Salvatore Scelfo, segretario generale della Filca-Cisl di Palermo. Nel capoluogo siciliano hanno manifestato insieme venti sigle tra associazioni datoriali e sindacali per chiedere il rilancio dell’edilizia, nella morsa della crisi. “Abbiamo chiesto al governo regionale misure urgenti e straordinarie per risollevare un settore giunto quasi al collasso”, ha detto Scelfo.
“In due anni – ha ricordato – il comparto edile nel territorio palermitano ha fatto registrare un calo del fatturato di circa il trenta per cento e un calo occupazionale del venti per cento. Bastano questi due dati per rendersi conto della drammaticità in cui versa il settore dell’edilizia, da sempre un settore trainante dell’economia. È questo il motivo che ha spinto le sigle dei sindacati di categoria, i costruttori dell’Ance ma anche gli ordini professionali, a manifestare insieme e lanciare l’ennesimo grido d’allarme”.
I dati parlano da soli: nel 2009 le gare d’appalto espletate sono state 273, per un importo di circa 400 milioni di euro, mentre nel 2010 sono state poco di meno, 266, ma con un drastico dimezzamento dell’importo, sceso a 200 milioni di euro. Dall’inizio della crisi, tra il 2008 e il 2010, nella sola provincia di Palermo si è passati in edilizia dai 19mila addetti del 2008 ai 17mila del 2010, che vuol dire 2.000 occupati in meno. Una situazione che rappresenta un vero humus per il lavoro nero: “Nei cantieri edili – accusa il segretario generale della Filca palermitana – lo sfruttamento sotto forma di lavoro nero tocca il 40-50% degli addetti del settore, secondo i dati forniti dall’ispettorato provinciale del lavoro e riportati dal Cpt di Palermo. La Cassa integrazione è diventata un ammortizzatore sociale, e lo dimostra il fatto che quella ordinaria autorizzata per operai ed impiegati del settore edile nel 2010 ha registrato un aumento del 30,80% rispetto al 2009. La via d’uscita alla crisi – spiega – è un piano straordinario di lavori pubblici con una rapida attivazione per sbloccare le opere già finanziate e immediatamente cantierabili, che per motivi burocratici non trovano rapido inizio; un piano straordinario per la messa a  norma e in sicurezza degli edifici pubblici con priorità per quelli scolastici; un piano straordinario ed urgente per il recupero del ritardo infrastrutturale ed abitativo della città”.
“La manifestazione di piazza Politeama – ha concluso Scelfo – ci ha permesso di sensibilizzare i cittadini palermitani, portandoli a conoscenza delle numerose inadempienze degli amministratori locali. Noi ci appelliamo alla parte sana della società, perché per risalire la china occorrono volontà ed impegno collettivo straordinario di tutte le parti sociali, e la rapida attivazione di un percorso condiviso che fronteggi la crisi e ci aiuti a superare le attuali difficoltà”.

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