E’ stato siglato a Villa Niscemi il “protocollo per lo sviluppo, l’occupazione e la legalità nell’edilizia” che impegna, Comune, Organizzazioni sindacali e Associazione dei costruttori (Ance) a “fare sistema” per dare nuovi sbocchi al lavoro edile e tutelare l’occupazione nel settore. “Il protocollo ricalca quello già sottoscritto a luglio con l’amministrazione comunale. E impegna il Comune a prevedere nei bandi di gara già pubblicati e in quelli di prossima uscita l’assunzione della manodopera locale da parte delle imprese vincitrici di appalti di manutenzione e di restauro – dichiarano Mario Ridulfo, Angelo Gallo e Antonino Cirivello, rispettivamente segretari provinciali di Fillea-Cgil, Filca-Feneal e Feneal- Uil – E’ importante che oggi alla firma del protocollo abbia partecipato l’Ance: sindacati, amministrazione e datori di lavoro devono muoversi sulla stessa lunghezza d’onda per dare una vera risposta alla crisi del settore”. Della delegazione sindacale hanno fatto parte anche Piero Ceraulo, Paolo D’Anca e Ignazio Baudo, di Fillea, Filca e Feneal.
Il protocollo impegna anche il Comune a discutere del piano triennale delle opere pubbliche, da poco approvato dal consiglio comunale, con le organizzazioni sindacali e datoriali. “Abbiamo deciso di a di instaurare un tavolo tecnico permanente, che si riunirà a giugno, settembre e gennaio, in cui discutere della programmazione delle opere, per trasformare il cosiddetto ‘libro dei sogni’ in interventi concreti per l’edilizia, programmando l’inserimento delle somme in bilancio. Abbiamo chiesto a questo proposito di avviare un monitoraggio: ci sono tante opere incompiute che attendono, a partire dal collettore fognario, come si è è visto in questi giorni fondamentale, per continuare col passante ferroviario e il completamento del tram”. I sindacati edili hanno anche affrontato il tema dell’edilizia privata e delle agevolazioni per le ristrutturazioni e la messa in sicurezza degli edifici nel centro storico. “Anche su questi argomenti l’impegno è di convocare un tavolo per recepire il protocollo anche nell’edilzia privata”.