OPERAIO ROMENO IN NERO CHIEDE PAGA, TITOLARI LO PICCHIANO

OPERAIO ROMENO IN NERO CHIEDE PAGA, TITOLARI LO PICCHIANO

Un operaio romeno di 30 anni, iscritto alla Filca Cisl di Roma, è stato picchiato dai datori di lavoro per aver richiesto una somma di denaro, 240 euro, nella zona nord di Roma. L’uomo lavorava al nero sul cantiere al prezzo di 60 euro al giorno, ma dopo quattro giornate di lavoro, non avendo ancora percepito nulla, ha richiesto ai proprietari della ditta il dovuto,ma è stato picchiato ed è stato costretto a farsi medicare in ospedale. L’operaio stava lavorando alla ristrutturazione di un edificio privato e ha chiamato subito il sindacato informandolo di quanto accaduto.

L’episodio, per il segretario generale della Filca Cisl di Roma e provincia, Andrea Cuccello, è grave ed è l’ennesima dimostrazione di quanta alta sia la percentuale di lavoratori che lavorano in condizioni di precarietà e di quanto sfruttamento vi sia soprattutto tra gli operai stranieri. “Quanto accaduto oggi è la dimostrazione pratica di quante imprese fuorilegge lavorano a Roma – aggiunge Cuccello -. Chi ha un comportamento illegale deve essere espulso dal mercato perché lede i diritti dei lavoratori e fa una concorrenza sleale nei confronti delle imprese serie. Sono decine di migliaia gli operai che lavorano quotidianamente e non percepiscono busta paga ma che vengono pagati, quando vengono pagati, in contanti. Gli imprenditori disonesti ,cosi facendo, possono ricattare, licenziare con facilità ed evadere il fisco”.

Per questo la Filca di Roma chiede che vi sia sempre “un maggior controllo da parte delle autorità di vigilanza che devono essere messe nella condizione di poter operare al meglio per evitare e combattere le illegalità diffuse nel settore. I diritti dei lavoratori edili non possono essere negati e calpestati e non si può picchiare un lavoratore solamente perché ha richiesto il suo compenso”.

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