“Respingiamo con forza qualsiasi insinuazione sul nostro operato in relazione all’ipotesi avanzata dall’operaio Damiano Piccione che ci attribuisce una pressione nei confronti dell’azienda per il suo licenziamento.
Non è nella nostra cultura e tantomeno nel nostro dna danneggiare i lavoratori, chiedendone l’allontanamento dal posto di lavoro solo perché non la pensano come noi o ci contestano in modo non democratico”. Lo scrivono in una nota la Cisl e La Filca di Torino rispondendo a chi accusa il sindacato di aver fatto pressIoni per far licenziare Piccione, l’operaio che ha partecipato alla contestazioni a Raffaele Bonanni nel corso della Festa PD a Torino.
“In queste settimane abbiamo subito intimidazioni e aggressioni anche di una certa gravità e in nessun caso abbiamo ritenuto di ricorrere a vie legali quand’anche erano noti i responsabili. La Cisl è un sindacato che difende il lavoro e i lavoratori in ogni situazione. E con questo intendimento si comporta con coerenza nei luoghi di lavoro dove è presente. Ancora una volta ci troviamo in presenza di dichiarazioni che tentano di discreditare la Cisl”.
“Ma questo – conclude la nota di Cisl e Filca di Torino e del Piemonte – non ci impedirà di continuare con responsabilità e trasparenza la nostra azione di tutela del mondo del lavoro. Diciamo no a qualsiasi forma di denigrazione e strumentalizzazione”.