Cattive notizie per l’Italia sul fronte salari. Il nostro Paese, infatti, resta in fondo alla classifica Ocse sui salari, ma sale dal 23/o al 22/o posto superando la Grecia. Lo rileva l’organizzazione parigina nel suo ultimo Rapporto. Stando ai numeri, il salario netto medio di un single senza figli a carico in Italia è stato di 25.155 dollari nel 2010. La cifra è inferiore sia alla media Ocse che a quella che riguarda la Ue a 15. Il salario lordo è stato invece di 35.847 dollari, lievemente superiore alla media Ocse, ma inferiore a quella europea. In questa classifica l’Italia è al 19/o posto. A pesare è soprattutto il capitolo fisco.
Secondo l’Ocse, infatti, il cuneo fiscale che colpisce le buste paga degli italiani è di almeno 11 punti superiore alla media dei paesi avanzati su tutti i tipi di famiglie. Dati alla mano, quindi, guardando alla differenza tra quanto pagato dal datore di lavoro e quanto effettivamente finisce in tasca al lavoratore, in Italia è al 46,9%. Stando così le cose, nella classifica dei Paesi membri dell’Ocse, aggiornata alla fine dello scorso anno, l’Italia sale dal sesto al quinto posto per peso fiscale sugli stipendi, sorpassando l’Ungheria (46,4%), ma restando dietro a Belgio (55,4%), Francia (49,3%), Germania (49,1%) e Austria (47,9%).
In generale l’ente parigino rileva come “l’Italia è tra i paesi Ocse che impongono un carico fiscale e di contributi sociali relativamente elevato sui redditi da lavoro. Tuttavia, negli ultimi 11 anni la pressione fiscale si è moderatamente attenuata per la maggior parte delle famiglie. Ma anche così le famiglie monoparentali o le coppie con figli subiscono il terzo livello di pressione fiscale tra quelli registrati nei paesi Ocse. Mentre ai contribuenti single va meno del 54 per cento di quanto costano al loro datore di lavoro”. A rafforzare dati Ocse anche uno studio curato dalla Cgia di Mestre, secondo la quale, con la stessa pressione tributaria della Germania, gli italiani risparmierebbero 1.400 euro l`anno di tasse. In termini di gettito complessivo, sempre a parità di condizioni fiscali tra i due paesi, l`Erario italiano riceverebbe 82 miliardi in meno.
(dal sito www.conquistedellavoro.it)