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Obiettivo sicurezza in caso di eventi sismici

Obiettivo sicurezza in caso di eventi sismici

Stretto di Messina
GLI STUDI condotti sul potenziale sismogenetico, come sottolinea la Società Stretto di Messina, testimoniano che l’area dello Stretto non è in grado di produrre terremoti di magnitudo sensibilmente più elevata di quello di progetto considerato per il ponte (7,1 scala Richter). Con un sisma di magnitudo 7,1, quindi, il ponte rimarrebbe in campo elastico, ossia non subirebbe danni, mantenendo ulteriori margini oltre la soglia prevista. Inoltre, le infrastrutture di collegamento al ponte, viadotti e gallerie, sono progettate, secondo i termini di legge, con i più avanzati criteri antisismici. Oltre 15 anni di studi in Italia e all’estero, anche grazie all’attività dell’Istituto Nazionale di Geofisica, hanno determinato il consolidamento delle conoscenze sul terremoto del 1908 (7,1 Richter) e della faglia principale che lo ha generato. Tale sisma è unanimamente classificato come un evento estremamente raro, la cui probabilità di accadimento resterà molto bassa per svariati secoli. In tutti i casi, i ponti sospesi hanno una caratteristica insensibilità ai fenomeni sismici, visto che i più grandi ponti sospesi sono stati realizzati in zone ad alto rischio sismico, come Giappone , California , Turchia . Per quanto riguarda gli spostamenti tettonici lenti (il fenomeno dei movimenti delle coste), la Società evidenzia come autorevoli studi condotti per oltre 20 anni da diversi Enti, con tecniche tradizionali e satellitari, hanno concluso che nella zona dello Stretto non sono in atto deformazioni significative. Anche l’ultimo studio dell’ Enea afferma che gli spostamenti ipotizzabili tra i piloni del ponte determinerebbero solo piccole variazioni “estremamente ininfluenti ai fini della stabilità dell’intera struttura”. Per gli aspetti aerodinamici, infine, il ponte è definibile come “disegnato dal vento”. Grazie alle caratteristiche aerodinamiche del profilo alare, è stato progettato per resistere a venti con velocità superiore a 216 chilometri orari. Massima attenzione è stata inoltre dedicata anche ai venti medio-bassi (sotto i 70 Km/h) che per molti ponti hanno rappresentato una vera insidia.

Fr. To.

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