26-9-2003
UN MILIONE e 200 mila addetti, circa 300 mila imprese, tra industriali, cooperative e artigiane, con investimenti per il 2003 stimati in circa 112.411 milioni di euro. Questo l’identikit del settore dell’edilizia in Italia, con una media di quattro addetti per impresa e con una larga presenza di lavoro irregolare, alle prese con la scadenza, il 31 dicembre 2003, del contratto nazionale di lavoro. Un settore che sta vivendo, già da qualche anno, una fase di forte crescita, anche se come sindacato manifestiamo qualche preoccupazione alla luce degli scenari di crisi che si potrebbero aprire qualora il Governo non dovesse procedere a coniugare l’impegno a rilanciare le opere pubbliche attraverso una coerente ed effettiva disponibilità di risorse nel bilancio dello Stato. È in questo contesto che si inserisce la recente approvazione da parte di Filca Cisl , Fillea Cgil e Feneal Uil della piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale in edilizia. Con questa piattaforma i sindacati lanciano quasi una sfida alle associazioni imprenditoriali, invitandole a trovare soluzioni che consentano di garantire maggiore strutturalità al sistema delle imprese, attraverso regole trasparenti. Sul fronte interno, va sottolineato il fatto che questa piattaforma unitaria rappresenta un risultato estremamente positivo, considerando le attuali tensioni esistenti sul fronte dei rapporti tra Cgil, Cisl e Uil. Il principale obiettivo delle tre federazioni di categoria è stato quello di porre al centro del documento unitario, al cui interno si trovano tracce ben evidenti della filosofia della nostra federazione, la lotta al lavoro nero e alla precarizzazione, avanzando, nel contempo, delle proposte significative nel campo del mercato del lavoro e della formazione professionale, come anche a fornire risposte concrete ai lavoratori sia sul versante contrattuale, sia su quello normativo. Ma c’è un dato, in particolare, che emerge con tutta evidenza: il ruolo decisivo a cui sono chiamati gli enti bilaterali di settore. Un ruolo che si impone all’attenzione di tutti in un momento in cui la questione della bilateralità è stata bersaglio delle critiche da parte della Cgil. In edilizia, tuttavia, le tre federazioni di categoria hanno trovato l’accordo, affidando alla bilateralità una posizione centrale per quanto attiene la lotta al lavoro nero e agli infortuni nei cantieri edili. Rispetto alla questione del lavoro nero, va ricordato che la recente legislazione che estende il Documento unico di regolarità contributiva (Durc) anche ai privati e che il contratto tende ad ampliare attraverso la sperimentazione della “congruità contributiva” (attraverso cui si può stabilire qual è la percentuale di lavoro necessaria per realizzare un’opera e quanti, quindi, i lavoratori necessari e le relative ore lavorative effettuate, con la relativa contribuzione) ha preso forma proprio all’interno della Filca. Sul versante della sicurezza sul lavoro, ciò che maggiormente ci preme, accanto alla tutela complessiva del lavoratore, è la valorizzazione e la rivalutazione delle diverse professionalità esistenti, attraverso il rafforzamento, per l’appunto, degli enti bilaterali. Ciò è stato colto nella piattaforma, affidando, ad esempio, un ruolo maggiore al Comitato paritetico territoriale (Cpt) e, soprattutto, cercando di rendere omogenea sul territorio l’esperienza dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale (Rlst), rafforzandone l’agibilità e la possibilità di poterli costituire. Per il sindacato, infatti, il fronte della sicurezza e della tutela complessiva del lavoratore è sicuramente prioritario per quanto riguarda le scelte e gli interventi da effettuare; strategie che vanno realizzate attraverso il rafforzamento della formazione e con l’estensione della figura del Rlst, che può operare in tutti i piccoli cantieri. Sicurezza e regolarità delle imprese, tuttavia, si riflettono inevitabilmente, per l’importanza e la particolarità che rivestono in edilizia, anche su tutta la partita della riqualificazione degli enti scuola, visto che il nostro obiettivo unitario è che all’interno dei cantieri debbano entrare soltanto lavoratori formati e regolarmente assunti. È questo un aspetto particolarmente significativo per il sindacato, sul quale vogliamo spenderci con forza, perché è stato verificato, ad esempio, che un gran numero di infortuni capitano a lavoratori, solitamente giovani, nei primi giorni di lavoro, che non hanno alcuna formazione sul fronte della sicurezza, oltre a non essere regolarmente assunti. Le due tematiche in questione rappresentano, a ragione, le due discriminanti della piattaforma, che si affiancano ad un’altra delle battaglie storiche della Filca: la gestione del mercato del lavoro. Su questo terreno, malgrado differenze sostanziali nei rapporti unitari, si è riusciti ad approdare ad una sintesi in cui si pongono le basi per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. In un periodo di forte incertezza, inoltre, in attesa della riforma della previdenza, la nostra attenzione si rivolge anche all’intera questione del welfare, chiedendo sia di potenziare l’impegno su Prevedi, il fondo di previdenza complementare per i lavoratori dell’edilizia, per agevolarne l’accesso da parte degli addetti al settore, sia di cominciare a porre le basi per costruire un sistema di prestazioni sanitarie integrative rispetto al Servizio sanitario nazionale. Sul versante salariale, tenendo anche conto dell’articolazione contrattuale su due livelli, quello nazionale e territoriale, la richiesta di aumento è di 90 euro mensili per l’operaio specializzato, ricalcolato poi sugli altri livelli, che coglie appieno il recupero della differenza tra inflazione reale e inflazione programmata negli anni 2002-2003. Nella piattaforma, infatti, ciò che chiediamo è proprio il recupero dell’inflazione reale e che siano colte, al contempo, le tensioni salariali del mercato del lavoro locale. E’ stato unitariamente accolto il suggerimento della Filca che, nella piattaforma cerca di cogliere con maggiore attenzione l’andamento delle realtà locali, mantenendo sì un’impostazione centralizzata demandata dagli accordi nazionali, ma che possa avere ripercussioni salariali anche maggiori in quei territori in cui si registrano andamenti particolarmente positivi. Abbiamo intenzione, inoltre, di mettere mano al sistema di classificazione e inquadramento con intervento immediato rispetto ad alcune figure professionali, nonché la costituzione di un gruppo di lavoro che in tempi certi ne riveda l’impianto dalla base. Accanto a tutti i punti rilevanti della piattaforma è da evidenziare, infine, la richiesta legata al superamento del mancato pagamento della malattia per i primi tre giorni e l’allungamento del periodo di conservazione del posto. Nel frattempo, hanno preso il via le assemblee dei lavoratori e per il prossimo 9 ottobre è prevista la riunione dei Consigli generali unitari per il varo definitivo della piattaforma e la comunicazione alla controparte. Ci auguriamo e in questa direzione lavoreremo, che anche nella gestione delle trattative prevalga un rapporto costruttivo tra le tre organizzazioni sindacali.
Domenico Pesenti, Segretario generale Filca Cisl
25-26 settembre Roma . Incontro dei sindacati dell’Europa del Sud in preparazione dell’Assemblea Generale della Fetbb di inizio dicembre. 28 settembre-3 ottobre Caserta . IV modulo del corso per nuovi operatori Filca 2 ottobre Roma. Riunione unitaria delle Commissioni legno Filca, Feneal, Fillea per il varo della bozza della piattaforma dei contratti del legno settore industria. 2 ottobre Torino. Riunione tra il Formedil Nazionale, le scuole edili provinciali ed i Formedil Regionali dell’area del nord-ovest. 8-10 ottobre Firenze . I modulo del corso per formatori Filca nazionale 9 ottobre Roma . Consiglio Generale per l’approvazione della Piattaforma degli edili 13 ottobre Modena. Riunione seminariale dell’Esecutivo Nazionale presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Modena e Reggio Emilia per la presentazione dello schema del decreto attuativo della legge n.30 sul lavoro. 16 ottobre. Roma . Consiglio di Amministrazione Formedil Nazionale. 29-31 ottobre Terrasini (Pa). Assemblea Organizzativa Filca.
Il settore cresce, ma serve programmazione
IL SETTORE delle Costruzioni sta vivendo da alcuni anni una fase positiva di crescita, sia nel versante dei Lavori Pubblici sia in quello dei Lavori Privati. Per garantire la continuità produttiva del settore è però indispensabile una programmazione in grado di assicurare certezza delle risorse necessarie. Ma c’è anche bisogno di una diversa e migliore qualità delle relazioni industriali che attraverso la concertazione valorizzino le competenze, le professionalità e la qualità del lavoro. Tutto questo è realizzabile attraverso il concorso della bilateralità di settore per il governo del mercato del Lavoro. CONTRO IL LAVORO NERO PER LA REGOLARITA’ NEI LAVORI PRIVATI E PUBBLICI. PER QUALIFICARE IL MERCATO DEL LAVORO ED IL SISTEMA DI IMPRESA Feneal, Filca e Fillea puntano a conseguire nell’edilizia: – più trasparenza – più regolarità – più qualità Per conseguire questi obiettivi occorre intervenire nel governo del mercato del lavoro e nella qualificazione della formazione professionale del settore attraverso: a) l’estensione degli obblighi di contribuzione nei confronti delle Casse Edili di meccanismi analoghi a quelli previsti dall’art. 29 della L. 341/95 per le assicurazioni di legge. In tal modo si eviteranno le forme di evasione contributiva connesse alla mancata denuncia delle ore lavorate e si premieranno quelle imprese che operano con correttezza nel mercato; a) la creazione di un sistema di certificazione di Regolarità Contributiva dei lavori privati, in conformità all’estensione normativa anche ai lavori privati del Documento Unico di Regolarità Contributiva (Durc); b) l’estensione in tutte le province dello Sportello Unico e del Durc rilasciato unitamente da Inps, Inail e Casse Edili attraverso una convenzione nazionale; c) la definizione tra le parti di una procedura di verifica della congruità dei versamenti alla Cassa Edile e del rispetto di quanto previsto in materia di subappalti, in modo che le ore denunciate corrispondano a quelle realmente lavorate; d) la riqualificazione del sistema paritetico della formazione professionale, con particolare riferimento al sistema Formedil nazionale e regionale, per il pieno utilizzo nel settore del fondo inteconfederale dello 0,30% per la formazione continua. PER UN RUOLO DEGLI ENTI PARITETICI NEL GOVERNO DEL MERCATO DEL LAVORO EDILE Per aumentare la qualità del lavoro occorre intervenire su tre strumenti fondamentali: a) Servizi per l’impiego b) Formazione Professionale c) Ammortizzatori sociali. E’ indispensabile quindi far incontrare domanda ed offerta di lavoro. Ma occorre creare, attraverso la concertazione e programmazione tra le parti sociali e le istituzioni sia a livello nazionale che territoriale, le condizioni per un governo del mercato del lavoro nel settore edile che renda regolare e trasparente l’incontro tra domanda ed offerta. All’interno del Sistema paritetico formativo devono essere costituiti sportelli per l’incontro di domanda e ofefrta, strumenti regolati da una convenzione da stipularsi tra il sistema formativo paritetico del settore edile ed i soggetti titolari del collocamento. Così la bilateralità di settore potrà interagire ed integrarsi con i servizi per l’impiego esercitando in ” esclusiva” la formazione di settore. Lo sportello dell’Ente di formazione, deve essere lo strumento di attuazione della convenzione e dovrà svolgere le seguenti funzioni: – Attività di promozione – Raccolta di richieste – Servizio formativo e certificazione dei percorsi formativi L’insieme degli interventi delineati avrà la necessità di essere sostenuto e corroborato da ulteriori azioni per rafforzare il sistema della bilateralità e rinnovare le convenienze per i lavoratori e per le imprese. SISTEMA DI CONCERTAZIONE E DI INFORMAZIONE Feneal, Filca e Fillea ritengono che le attuali dimensioni di fatturato e/o di risorse umane impegnate nell’impresa, e/o gruppo e le innovazioni legislative pongono la necessità di: – rivisitare, per il livello nazionale e quello territoriale, le soglie di fatturato ed il numero dei lavoratori occupati. – adeguare la normativa all’introduzione della figura del Contraente Generale. – recepire nel sistema informativo la prassi della “concertazione preventiva”, già adottata positivamente in questi anni, nel rapporto con le stazioni appaltanti, e/o con i concessionari di grandi opere pubbliche individuando le soglie d’accesso e le materie di confronto inerenti i fabbisogni di manodopera e le relative necessità formative, l’organizzazione del lavoro e le esigenze logistiche, nonché la salvaguardia dei diritti per i lavoratori impiegati nel processo produttivo; – definire una sessione di incontro annuale per monitorare i flussi di lavoratori extracomunitari in relazione all’andamento del mercato del lavoro del settore. ORARIO DI LAVORO Feneal, Filca e Fillea ritengono che vada riconfermata l’attuale normativa del ccnl. Ritengono inoltre che una definizione dell’orario di lavoro, anche su base annua, possa essere utilizzata per processi produttivi “complessi” e pluriennali. Ma per fare ciò si dovrà puntare alla compatibilità tra l’esercizio delle attività produttive con l’effettiva fruizione dei diritti contrattuali (permessi, ferie etc..) anche in questi cantieri e con la possibilità di migliorare la condizione dei lavoratori in rapporto alla famiglia, facendo particolare attenzione al fenomeno del pendolarismo e utilizzando sperimentalmente anche la “Banca delle ore”. Sulla materia della “Banca delle ore” sarà necessario altresì che le parti procedano ad un “avviso comune” finalizzato al riconoscimento pluriennale della stessa da parte degli Enti previdenziali, anche per un possibile utilizzo ai fini della anticipazione pensionistica nel caso di periodi lavorativi svolti e riconosciuti come “lavori usuranti”. Per i lavoratori a turni avvicendati si richiedono l’introduzione della mezz’ora retribuita e la rivisitazione delle maggiorazioni per alcuni lavori a turni o festivi. LAVORI DISAGIATI Si richiede la revisione delle lavorazioni già individuate e l’inserimento di nuove quali: restauro, bitumazione, coibentazione, lavori in parete. Si richiede la revisione degli attuali limiti del fronte lavorazioni in galleria. Si punta all’adeguamento delle percentuali della tabella unica a quella delle situazioni extra. AUTISTI Vanno rese compatibili le normative contrattuali con quelle legislative relative ai tempi di guida e di lavoro. ART. 58: (Trasferimento impiegati) Occorre stabilire che venga data un’informazione preventiva alle OO.SS. territoriali e alle Rsu-Rsa. DIRITTI Tutela lavoratrici: integrazione al 100% della normale retribuzione netta per i primi 5 mesi di assenza obbligatoria; periodi di assenza per maternità validi ai fini del calcolo della prestazione Apeo Congedo matrimoniale per gli operai: 15 giorni di calendario (104 ore retribuite) Immigrati: Prevedere modalità di gestione tese ad armonizzare la fruizione delle ferie e delle festività, rendendole compatibili con le esigenze particolari dei lavoratori immigrati. In collegamento con i flussi è necessario sviluppare la formazione di ingresso, anche attraverso attività da svolgersi eventualmente nei paesi di origine, da parte degli Enti Bilaterali di settore, con priorità ai processi di alfabetizzazione, professionalizzazione e sicurezza. Mobbing: – prevedere norme ed azioni positive per combattere e prevenire eventuali fenomeni discriminatori e/o comportamenti e situazioni che minino l’integrità psico-fisica dei lavoratori. – Istituire una Commissione Nazionale di monitoraggio ed intervento sulla materia. ¨ Malattia ed Infortunio : – Superamento della carenza. – Rivisitazione della normativa sulla conservazione del posto di lavoro. – Equiparazione della normativa operai, sulla conservazione del posto di lavoro in caso di malattia professionale, con quella degli impiegati. WELFARE INTEGRATIVO : Fondo Prevedi: – innalzamento del contributo a carico delle imprese. – incremento quota Tfr. Al fine di rendere più agevole il rapporto con il Fondo Prevedi si ritiene utile ampliare e generalizzare, sul piano nazionale, l’esperienza dell’accantonamento del Tfr
in Cassa Edile. Prestazioni Sanitarie Integrative: – E’ necessario applicare quanto previsto contrattualmente orientandone i contenuti in direzione di un Sistema Nazionale. Articolo 39 ( accordi locali): – Integrare le materie demandate con la possibilità di prevedere, presso la Cassa Edile, la costituzione di forme di garanzia della retribuzione in caso di fallimento. PROFESSIONALITA’ E CLASSIFICAZIONE Feneal, Filca e Fillea richiedono una revisione dell’intera struttura che, superando il rapporto esclusivo tra mansione svolta ed inquadramento, tenga, a questo fine, conto della professionalità, delle competenze sviluppate dal lavoratore, della formazione e dell’uso flessibile delle diverse competenze professionali espresse. Il nuovo sistema dovrà essere articolato su aree professionali omogenee, con diversi valori retributivi interni e con ampliamento dell’attuale scala parametrale . Il nuovo sistema dovrà agevolare lo sviluppo delle ” carriere” e dovrà avere nella formazione professionale il perno centrale per l’entrata, la permanenza e l’aggiornamento e dovrà costituire elemento di valutazione ai fini contrattuali. A questo proposito, la certificazione e registrazione da parte degli enti formativi di settore dei percorsi professionali dei lavoratori, rimane la proposta che accompagna e rende possibile la scelta sopra evidenziata. L’esito contrattuale dovrà definire un quadro convenuto con scelte che una Commissione Tecnica dovrà approfondire e restituire in tempi certi alle parti sociali, per la valutazione e trasposizione contrattuale. Pur essendo questa la scelta centrale di intervento contrattuale è necessario, nel frattempo, procedere a rivisitare alcuni profili professionali. APPRENDISTATO Occorre adeguare l’attuale regolamentazione contrattuale dell’apprendistato quale forma primaria di ingresso nel settore al fine di favorire l’ingresso e la permanenza dei giovani . Art. 77 (Quadri) – Adeguamento normativo-economico dell’indennità di funzione e definizione di permessi retribuiti per aggiornamenti professionali, codeterminazione dei carichi di lavoro e definizione di premialità legate ad obiettivi. SICUREZZA Si richiede l’equiparazione delle ore di formazione alla misura prevista dalla legislazione in materia. Si richiede di procedere, in cantieri a pluralità di presenza di imprese, ad adeguare quanto previsto in materia di Rls Integrare l’art. 39 del vigente Ccnl prevedendo tra le materie anche quella concernente Rls e Rlst. Prevedere assemblee sulla sicurezza in tutti i luoghi di lavoro, convocate dalle OO.SS. territoriali . Alla luce delle esperienze maturate in questi anni, si ritiene necessario che tutti i cantieri abbiano forme di rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori. Informare preventivamente le OO.SS. territoriali sull’elezione dei Rls e verificare l’agibilità e l’operatività delle Rlst. RETRIBUZIONE Si richiede di incrementare di 90 euro al 3° livello.